Agire per il clima oggi significa non solo mitigare il cambiamento climatico, riducendo le emissioni di CO2, ma anche mettere in atto misure di adattamento e resilienza dei sistemi socio-economici, per garantire la prosperità delle nostre società nonostante gli stress climatici e gli eventi estremi. I territori giocano su questo un ruolo duplice e cruciale, perché sono responsabili delle strategie e delle misure su scala locale e perché è proprio sui territori che si vivono gli impatti più significativi della crisi climatica in corso.
Questi i contenuti emersi durante il webinar Race to Resilience. Città e Regioni alla sfida di un clima che cambia promosso da Italy for Climate e Green City Network, in collaborazione con l’Ambasciata Britannica a Roma.
Rivedi il webinar:
Le Nazioni Unite hanno lanciato Race to Resilience, l’iniziativa rivolta agli attori non governativi (regioni, province, comuni, ma anche imprese ed enti finanziari) per lavorare a interventi di resilienza e sviluppo dei territori e promuovere la condivisione di buone pratiche con un network globale. Per l’Italia, Paese particolarmente colpito dagli effetti del climate change, la Race to Resilience diventa una occasione unica per aiutare i territori ad attrezzarsi contro gli impatti climatici.
L’iniziativa punta a mettere a disposizione di regioni, province e comuni piattaforme di confronto per la condivisione di esperienze e best practice, a supporto di tutte le realtà, anche quelle più piccole. Obiettivo globale di Race To Resilience è infatti quello di accrescere la resilienza climatica per almeno 4 miliardi di persone, con particolare riferimento alle comunità più vulnerabili della Terra, grazie agli sforzi collettivi delle iniziative partner verso gli obiettivi di resilienza climatica.
La discussione ha visto il contributo di rappresentanti delle istituzioni, delle organizzazioni internazionali e delle amministrazioni locali, che si sono confrontati sul tema dell’adattamento climatico e del ruolo cruciale degli enti locali per accrescere la resilienza climatica. Nella prima parte introduttiva dell’evento sono intervenuti Wendy Wyver, Primo Consigliere Bilaterale dell’Ambasciata Britannica, Fabiana Baffo, funzionario del Ministero per la Transizione Ecologica e Andrea Barbabella, Coordinatore di Italy for Climate. Successivamente è stato il turno delle oganizzazioni che lavorano direttamente con e per i territori sui temi dell’adattamento climatico, fra cui Stefania Romano (Global Coordinator di Cities With Nature presso ICLEI) e Paolo Bertoldi (Coordinatore scientifico del Patto dei Sindaci), oltre che delle iniziative partner della Race to Resilience tramite cui è possibile aderire, per i Comuni presentata da Luca Arbau (Cities Race to Resilience) e per le Regioni presentata da Heloise Chicou (Regions4). Infine è stato il momento di ascoltare l’esperienza diretta di progetti e strategie di adattamento climatico messe in campo dalle regioni e dalle città italiane, fra cui Regione Lombardia (l’unica ad aver già aderito a Race to Resilience), Regione Sardegna, Comune di Bologna, Comune di Genova, Comune di Sorradile.
“La crisi climatica è già in corso e dobbiamo attrezzarci quanto prima per imparare ad adattarci e a gestirne gli impatti, ai quali il nostro Paese è particolarmente esposto. In quest’ottica regioni e città – ha sottolineato Edo Ronchi Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e Promotore di Italy for Climate e del Green City Network – giocano un ruolo da protagonista, perché è su scala locale che si verificano gli eventi estremi e si vivono gli effetti della crisi climatica, ed è dunque su scala locale che bisogna mettere a terra le azioni di prevenzione, di pianificazione e di gestione dei rischi. Resilienza climatica per un territorio significa non solo adattarsi ad un clima che cambia, ma anche riuscire ad accrescere il benessere economico e sociale nonostante gli stress climatici. Ogni territorio ha le sue esigenze e le sue vulnerabilità, per questo la condivisione di buone pratiche e il supporto di una rete globale come Race to Resilience sono cruciali per sviluppare strategie di adattamento efficaci e adeguate alla sfida che abbiamo di fronte. La pandemia che stiamo vivendo ha colpito duramente l’economia globale perché un tale evento era imprevedibile e ci ha colti impreparati, non possiamo permetterci di fare lo stesso errore anche davanti alla crisi climatica, di cui invece conosciamo già i rischi e la portata degli impatti attuali e futuri”.
Wendy Wyver, Primo Consigliere bilaterale che per l’Ambasciata britannica ha coordinato il lavoro sulla Pre COP e la COP26 tra Regno Unito ed Italia ha così commentato “Il 2021, con le presidenze italiane e britanniche del G7, G20 e della COP26, è stato un anno d’intensa collaborazione fra Italia e Regno Unito nella lotta ai cambiamenti climatici ed il Glasgow Climate Pact ci permette di mantenere vivo l’obiettivo di un grado e mezzo. Ma è essenziale che venga tradotto in azione concrete dai Paesi che l’hanno sottoscritto con azioni coordinate ed immediate. La campagna Race to Resilience, che sostiene ed è complementare alla Race to Zero, coinvolge imprese, investitori, città, regioni e società civile nel processo che mira a rafforzare la nostra resilienza a un clima che cambia. È chiaro a tutti infatti che non vogliamo solo sopravvivere agli eventi climatici estremi, vogliamo anche riuscire a prosperare nonostante essi.”
Video di presentazione di Race to Resilience:
Le presentazioni dei relatori:
Download “Presentazione Chicou - Regions4 | Webinar Race to Resilience” Pubblicato il: 10 Feb 2022
Download “Presentazione Romano - ICLEI | Webinar Race to Resilience” Pubblicato il: 10 Feb 2022