Via libera definitiva UE alla Nature Restoration Law sul filo del rasoio, decisivo il voto dell’Austria

Nature Restoration Law

Luce verde dell’Europa alla Nature Restoration Law, uno dei provvedimenti più innovativi e ambiziosi del Green Deal europeo, che prevede misure per il ripristino degli ecosistemi in cattivo stato di conservazione e stabilisce obiettivi e obblighi rigorosi per gli Stati Membri. Le azioni di riqualificazione dovranno interessare almeno il 30 % della superficie totale degli habitat degradati entro il 2030, almeno il 60 % entro il 2040 e almeno il 90 % entro il 2050.

In risposta alla lettera del 13 maggio, sottoscritta da undici Stati Membri guidati dall’Irlanda, la Nature Restoration Law è tornata al voto il 17 di giugno con inaspettato successo. Il Consiglio ha dato infatti la sua approvazione definitiva a questo regolamento,  uno dei dossier più controversi dell’agenda verde della UE, che ha visto Italia, Paesi Bassi, Finlandia, Svezia, Ungheria e Polonia votare contro, l’astensione del Belgio e ha creato un caso politico in Austria dove il ministro del clima ed energia ha dato il suo voto favorevole contraddicendo il suo governo e salvando così la legge. 

Si tratta della prima legge dell’Ue rivolta in maniera specifica al ripristino degli ecosistemi degradati, con lo scopo di contribuire “al conseguimento degli obiettivi generali dell’Unione in materia di mitigazione dei cambiamenti climatici, adattamento ai medesimi e neutralità in termini di degrado del suolo”. Ogni Stato Membro dovrà elaborare il proprio Piano nazionale per il ripristino degli ambienti naturali e dovrà monitorare e comunicare i miglioramenti ottenuti. I Piani dovranno ricercare sinergie con le azioni finalizzate alla mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici, nonché alla riduzione del rischio di eventi estremi.

La Nature Restoration Law stabilisce requisiti specifici per diversi tipi di ecosistemi, inclusi terreni agricoli, foreste ed ecosistemi urbani.Il Regolamento prevede però che gli obiettivi per gli ecosistemi agricoli possano essere sospesi in circostanze eccezionali, qualora si ravveda il rischio che le azioni di recupero della natura possano confliggere con un livello di produzione alimentare necessario a soddisfare il consumo dell’UE.

La Nature Restoration Law, entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’UE.

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