Veicoli a fine vita: la responsabilità estesa del produttore per una gestione sostenibile

Riciclo e recupero dovranno diventare la strada maestra del car fluff ovvero la frazione di scarto che deriva dalla frantumazione dei veicoli – materiale plastico, schiume, gomma, vetro, tessuti, ecc – che oggi invece per circa l’87% finisce in discarica. La gestione del car fluff è, infatti, di essenziale importanza per il raggiungimento degli obiettivi  disposti dal legislatore comunitario.

Uno studio sul car fluffVeicoli a fine vita e recupero del car fluff: stato dell’arte e prospettive”, è stato presentato oggi, realizzato dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile, in collaborazione con A.I.R.A. Associazione Industriale Riciclatori Auto. Ogni anno, in Italia i veicoli fuori uso generano circa un milione di tonnellate di rifiuti.

La Direttiva 2000/53/CE, recepita con il D.lgs. 209/2003, disegna il quadro di riferimento per il settore, obbligando gli stati membri a raggiungere entro il 2015 obiettivi minimi di riciclaggio (85%) e di recupero (95%). Ma l’Italia non è stata in grado di centrare questi target: la percentuale di riciclaggio e reimpiego raggiunge l’84,6% del peso medio del veicolo, quasi in linea con il target dell’85% previsto per il 2015; mentre è decisamente lontana dal target del 95% previsto per il recupero totale.

Nello studio si trovano analisi aggiornate e proposte per affrontare il problema.

Nel 2015 il destino di gran parte delle quasi 180.000 t di car fluff prodotto in Italia (tra il 15 e il 20%, di un veicolo fuori uso) è stato il conferimento in discarica (circa 87%), mentre solo il 13% è stato avviato al riciclo. L’andamento del recupero energetico e del riciclaggio presenta delle oscillazioni notevoli nel corso degli ultimi anni e dimostra come la possibilità di evitare la discarica sia potenzialmente percorribile.

Oggi il modello di gestione dei veicoli fuori uso definito dalla legislazione nazionale è basato sulla responsabilità condivisa, mentre sarebbe stato più efficace applicare una responsabilità estesa del produttore.

La parte più rilevante proposta nello studio è proprio quella sulla disciplina della responsabilità estesa del produttore: molto probabilmente già a partire dal 2018, il modello di governance della gestione dei veicoli fuori uso dovrà essere aggiornato, in particolare prevedendo una copertura dei costi di raccolta e di gestione dei veicoli fuori uso, finalizzata al raggiungimento degli obiettivi di recupero/riciclaggio. Per poter raggiungere gli obiettivi fissati dalla normativa europea diventa essenziale trovare soluzioni ottimali per la corretta gestione dei veicoli giunti a fine vita, coinvolgendo tutta la filiera, dalle aziende automobilistiche e della componentistica, fino ai demolitori, ai frantumatori e alle aziende che trattano il car fluff.

Lo studio si conclude con alcune possibili soluzione di miglioramento della gestione del car fluff e dell’intera filiera dei veicoli fuori uso in Italia, come l’adozione delle buone pratiche già sviluppate per incrementare la quota di materiale riciclato, l’elaborazione di linee guida per il rilascio/rinnovo delle autorizzazioni per gli impianti di trattamento, incentivazione degli operatori ad acquisire le certificazioni di qualità ambientale, riordino delle attività di vigilanza, promozione della ricerca e sperimentazione.

 

Documenti del Convegno

Download “Studio | I veicoli a fine vita e recupero del car fluff - stato dell'arte e prospettive” Pubblicato il: 12 Dic 2017


Download “Edo Ronchi: presentazione dello studio I veicoli a fine vita e recupero del car fluff” Pubblicato il: 12 Dic 2017


[Download non trovato]

Download “I veicoli a fine vita e recupero del car fluff | Intervento di Emiliano Cerluini - Responsabile HSE Gruppo Fiori” Pubblicato il: 12 Dic 2017

 

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