Temperatura media in aumento nelle grandi città, lo rileva l’Istat

Temperatura media in aumento nelle grandi città

In aumento la temperatura media nelle principali città italiane. Nei capoluoghi di Regione italiana la temperatura media annua segna un’anomalia di +1,2°C sul valore climatico 1971-2000. In crescita anche alcuni estremi di caldo: +15 giorni estivi e +18 notti tropicali. Le precipitazione scendono in media di 132 mm sul corrispondente valore del periodo 2006-2015.

Lo rileva l’Istat nel nuovo Rapporto “Cambiamenti climatici determinanti, impatti, mitigazioni: i numeri chiave 2020” che ogni anno fornisce misure sui fenomeni climatici, statistiche e Indici di estremi meteo-climatici riferiti alle città capoluogo di provincia e città metropolitane in base a metodologie internazionalmente condivise.

Ai fini della transizione verso la neutralità climatica, un ruolo centrale è riconosciuto, infatti, alle città per l’attività di governance e per essere hot spot climatici, aree molto colpite da eventi avversi legati a variabilità e cambiamento del clima. Aumenti della temperatura dell’aria, variabilità di fenomeni meteorologici e intensificarsi di eventi estremi possono determinare gravi conseguenze sulle città, caratterizzate da concentrazione demografica, alta densità di infrastrutture, attività economiche e patrimonio artistico.

Considerando solo i capoluoghi di regione, per i quali sono disponibili serie ampie e complete di dati, la temperatura media, pari a +15,8°C, mostra un’anomalia di +1,2°C rispetto al valore climatico 1971-2000.

In tutte le città le anomalie di temperatura media sono positive e dovute a rialzi della temperatura, sia minima che massima: le più alte si rilevano a Perugia (+2,1°C), Roma (+2°C), Milano (+1,9°C), Bologna (+1,8°C) e Torino (+1,7°C).

Il 2020 si presenta come l’anno meno piovoso degli ultimi dieci, insieme al 2011, con una precipitazione totale annua di 661 mm (media delle stazioni osservate). Nelle principali città, sovrapposta alla tendenza ad aumento generalizzato della temperatura media, la diminuzione della precipitazione è pari a -132 mm sul corrispondente valore medio del periodo 2006-2015. Le anomalie negative di precipitazione interessano 22 città. Nei capoluoghi di Regione l’anomalia si attesta in media a -91 mm rispetto al valore climatico 1971-2000 e riguarda 15 città: in testa Napoli (-439,6 mm), seguono Genova (-276,9 mm), Catanzaro (-262,1 mm), Firenze (-221,6 mm), Bologna (-211,9 mm) e Milano (-196).

Il report evidenzia anche che nel 2020 le notti sono state sempre più tropicali. Fra le 24 città osservate, i giorni estivi (con temperatura massima maggiore di 25 gradi) in media sono 112 mentre salgono a 56 le notti tropicali (con temperatura che non scende sotto i 20 gradi) rispetto ai valori climatici 1971-2000. Considerando i soli capoluoghi di Regione, i due indici segnano un’anomalia media sul valore climatico del trentennio 1971-2000 rispettivamente di +15 giorni e +18 notti. In tutte queste città (ad eccezione di Palermo) si hanno anomalie positive di giorni estivi, più alte per Aosta (+41 giorni), Perugia (+35), Roma (+27) e Trieste (+26). Le notti tropicali raggiungono quota +53 a Napoli, seguono Milano (+34 notti), Catanzaro (+33) e Palermo (+27).

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