Recepimento direttiva rifiuti, formale e debole su prevenzione, riutilizzo e riciclaggio

Il decreto legislativo 205 recepisce formalmente la direttiva sui rifiuti (2008/98/CE), rimandando a successivi DM la determinazione di temi importanti come, ad esempio, la riduzione dei rifiuti, la promozione del riutilizzo e del riciclaggio.

Questo quanto è emerso nel corso del seminario “Recepimento della Direttiva Rifiuti” organizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, da Fise Assoambiente e da Fise Unire.

“In Italia -ha detto Edo Ronchi, Presidente della Fondazione- ancora troppi rifiuti finiscono in discarica (il 45%) e non è rispettata quindi la gerarchia europea nella gestione dei rifiuti così scandita: prevenzione, preparazione per il riutilizzo, riciclaggio, recupero (ad esempio energetico) e smaltimento. Inoltre tra il 1996 e il 2008 si è assistito ad una crescita dei rifiuti maggiore del Pil e dei consumi: più 22,3% i rifiuti, più 11,9% il Pil, più 16,6% i consumi”.

Proprio in tema di prevenzione dei rifiuti il decreto legislativo 205 rimanda a un successivo decreto del Ministero dell’ Ambiente, da emanarsi entro dicembre 2013, per l’adozione di un programma nazionale e quindi, prima di tale decreto, non potranno partire neanche programmi di prevenzione a livello regionale Nel decreto legislativo è anche debole la promozione del riutilizzo, è prevista infatti la facoltà delle pubbliche amministrazioni di promuovere il riutilizzo, rimandando tutto a un successivo decreto. Attualmente quindi mancano misure di sostegno, obiettivi di riutilizzo, istituzione di centri di preparazione e reti di riutilizzo.

Su un altro punto centrale poi come il riciclaggio, si rimanda ad un futuro DM la promozione del riciclaggio di alta qualità, come ad altro decreto è rimandata anche l’ estensione delle raccolte differenziate.

Documenti del Convegno
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