Per la prima volta in uno stadio italiano seggiolini in plastica riciclata

La riconversione ecologica del mondo del calcio prende il via da Pontedera. I nuovi spalti dello stadio Mannucci sono i primi al mondo ad essersi dotati di 3.000 seggiolini realizzati con il 40 per cento di platica riciclata.
A rendere ancora più virtuoso il progetto, presentato nei giorni scorsi, è il fatto che la plastica utilizzata per fare i nuovi seggiolini è quella che proviene dagli imballaggi delle raccolte differenziate toscane, che sono state selezionate e riciclate nello stabilimento Revet con sede proprio a Pontedera, a pochi chilometri dallo stadio Mannucci.

L’iniziativa era stata presentata in anteprima a Bruxelles nel maggio scorso in occasione della European Green Week, dedicata qust’anno ai progetti di riconversione ecologica del mondo del calcio. In questo contesto Revet, su invito dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che sta coordinando il progetto Life Tackle sulla sostenibilità ambientale degli eventi calcistici, era stata chiamata a raccontare la sua esperienza.

Un caso di economia circolare unico nel suo genere che potrebbe rivoluzionare l’impatto ambientale delle competizioni sportive, considerato il numero di seggiolini che ciclicamente vanno sostituiti negli impianti come gli stadi. Solo all’Olimpico di Roma, infatti, vengono rimpiazzati circa 700 seggiolini ogni anno.

“Trasformare i rifiuti in nuovi, utili oggetti e arredi e contribuire a diffondere pratiche sostenibili di tutela ambientale nel mondo calcio – afferma Antonello Ciotti, Presidente Corepla –è un esempio concreto di economia circolare made in Toscana che ci consegna un primato mondiale: Pontedera è il primo stadio con seggiolini realizzati in plastica riciclata. L’innovazione e la ricerca di nuove applicazioni sono un tratto distintivo del sistema Corepla che, ancora una volta, dimostra di essere all’avanguardia nel campo della sostenibilità ambientale”.

 

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