Papa Francesco al meeting Fondazione: clima, questione di giustizia verso i più poveri
"Non possiamo dimenticare le gravi implicazioni sociali dei cambiamenti climatici: sono i più poveri a patirne con maggiore durezza le conseguenze!".
Lo ha detto papa Francesco ricevendo i partecipanti al Meeting internazionale su “Giustizia ambientale e cambiamenti climatici – Verso Parigi 2015” promosso dalla Fondazione per lo Sviluppo sostenibile, con il patrocinio dei consigli pontifici della Giustizia e della Pace e per gli Operatori sanitari, in collaborazione con Poste italiane. Per questo, ha aggiunto, “la questione del clima è una questione di giustizia; e anche di solidarietà, che dalla giustizia non va mai separata.
E’ in gioco la dignità di ognuno, come popoli, come comunità, come donne e uomini”.
“La scienza e la tecnologia mettono nelle nostre mani un potere senza precedenti — ha proseguito il Pontefice -: è nostro dovere, verso l’umanita’ intera e in particolare verso i più poveri e le generazioni future, utilizzarlo per il bene comune”. “L’umanità – ha proseguito il Pontefice – sappia finalmente dare ascolto al grido della Terra, nostra madre e sorella, e dei più poveri tra coloro che la abitano, e prendersene cura”.
“Riuscirà la nostra generazione a ‘essere ricordata per aver assunto con generosità le proprie gravi responsabilita”?”, ha chiesto Bergoglio citando la sua enciclica Laudato si’. “Pur tra le molte contraddizioni del nostro tempo – ha continuato il Papa offrendo una visione di speranza- abbiamo ragioni sufficienti per alimentare la speranza di riuscire a farlo. E da questa speranza dobbiamo lasciarci guidare”.
Il Papa ha auspicato “un dialogo” che possa diventare “un’autentica alleanza” grazie ad “un processo trasparente” che includa “tutte le parti in causa, anche quelle che più facilmente restano ai margini dei processi istituzionali”. | l’intervento del Santo Padre Francesco – link |
Le conclusioni del Meeting Internazionale sono state illustrate al Pontefice dal presidente della Fondazione, Edo Ronchi che ha osservato come la crisi climatica che “aggiunge ingiustizia a ingiustizia, disuguaglianza a disuguaglianza povertà a povertà, può essere ancora vinta a patto che si superi la sindrome ‘del passo del gambero’, una gara a chi resta più indietro pensando di poter sfruttare i benefici della riduzione delle emissioni di gas serra, realizzate da altri”.
“Si tratta di una grande sfida –ha detto Ronchi- che potrebbe diventare però una grande opportunità per un mondo più giusto”.
Papa Francesco insieme ai partecipanti del Meeting | Il saluto tra Papa Francesco ed Edo Ronchi |
Programma
Download “Giustizia ambientale e cambiamenti climatici” Pubblicato il: 10 Set 2015