L’industria nazionale del riciclo della plastica continua a crescere in Italia, avviando a riciclo nel 2017 il 43,4% degli imballaggi raccolti e posizionandosi tra le prime grandi economie in Europa per tasso di riciclo, dopo Germania e Spagna. Tra il 2005 e il 2017, inoltre, gli imballaggi avviati al recupero, sono cresciuti in modo esponenziale, con un + 64% portando al Paese un beneficio economico di oltre 2 miliardi di euro per la materia prima non consumata, per la produzione di energia e per il risparmio di emissioni di CO2.
A 20 anni dall’ istituzione di Corepla, il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica a cui aderiscono oltre 2.600 aziende tra produttori, trasformatori , importatori e riciclatori, viene tracciato un bilancio nel Green Economy Report, realizzato in collaborazione con la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. Un’approfondita analisi sul mondo del riciclo degli imballaggi in plastica e sulle prossime sfide che lo attendono alla luce dell’ evoluzione delle normative comunitarie, offrendo, inoltre, una rendicontazione ispirata ai principi della green economy dell’ azione di Corepla in questi anni.
L’ Europa è il secondo produttore mondiale di materie plastiche dopo la Cina, con l’ Italia secondo produttore europeo dopo la Germania. Negli anni si è sviluppata un’ importante industria del riciclo tanto che nell’ultimo decennio i rifiuti in plastica avviati in discarica sono diminuiti del 43%, mentre quelli avviati al riciclo sono aumentati dell’ 80%. Gli imballaggi in plastica raccolti in Europa nel solo 2016 sono stati 16,7 milioni di tonnellate, oltre il 60% di tutta la plastica raccolta e proprio il riciclo, con il 41%, è la prima destinazione degli imballaggi raccolti, seguita dal recupero energetico (circa il 39%) e la discarica (20%). La modalità di gestione a maggior tasso di crescita in 10 anni è stato proprio il riciclo con un +75%. Che aumenterà ulteriormente visti gli sfidanti obiettivi disposti dal pacchetto europeo sull’ economia circolare, il con il targetper il tasso di riciclo che dal 22,5%previsto nel 2008 viene innalzato al 50% nel 2025 e al 55% al 2030. Secondo il report, inoltre il modello italiano di gestione degli imballaggi plastici risponde già oggi a molti dei criteri introdotti dalla nuova Direttiva quadro europea sui rifiuti
Tra il 2005 e il 2017 gli imballaggi in plastica avviati a recupero in Italia sono cresciuti del 64% e Corepla è stato responsabile dell’ 82% dell’ aumento registrato. Il sistema Corepla ha superato nel 2017 il milione di tonnellate di imballaggi in plastica raccolti. Un’ eccellenza tutta italiana è rappresentata, inoltre, dai 15 flussi di materiali selezionati da Corepla che hanno permesso di ottimizzarne il riciclo e di ottenere vantaggi ambientali consistenti: sempre tra il 2005 e il 2017, grazie all’ azione del consorzio, si è evitato l’ utilizzo di oltre 3 milioni di tonnellate di materia prima vergine (oltre 300 torre Eiffel),; il consumo di 71 mila GWh di energia primaria (il 15% di quella consumata in Italia nel 2016) e l’emissione in atmosfera di 6 milioni di tonnellate di CO2eq (oltre 6 mila voli di andata e ritorno Roma-Tokyo). Inoltre, si sono ottenuti oltre 2 miliardi di euro di vantaggi economici così suddivisi: 1,5 miliardi come valore della materia prima non consumata, a cui si aggiungono 450 milioni derivanti dall’energia prodotta grazie al recupero dei rifiuti di imballaggio in plastica e 93 milioni stimati per le emissioni evitate di CO2.
All’interno di questo quadro, complessivamente positivo, nel Report si evidenziano alcuni elementi di attenzione per migliorare le performance di riciclo. Nel corso degli ultimi anni, nonostante la crescita dei quantitativi raccolti e avviati a recupero di materia, la percentuale di riciclo è leggermente diminuita: ciò sembrerebbe riconducibile alla effettiva riciclabilità degli imballaggi in plastica e alla stessa raccolta, testimoniato anche dalla crescita registrata negli ultimi anni della “frazione estranea” (plastica non da imballaggi e materiali non plastici) passata da 42 a 95 mila tonnellate tra il 2014 e il 2017), come anche alla capacità del sistema delle imprese di riciclo di assorbire quantitativi sempre crescenti di imballaggi selezionati e potenzialmente avviabili a riciclo.
I numeri Corepla
E’ sempre più capillare il servizio di raccolta differenziata degli imballaggi in plastica: sono 7.300 i Comuni serviti pari al 97% della popolazione, sono 33 i Centri di Selezione e Stoccaggio per la raccolta da superficie pubblica, oltre 100 le piattaforme per il supporto sussidiario alla raccolta da superficie privata e si avvale di 73 impianti di riciclo (di cui 22 in Unione Europea ) e 35 impianti di recupero energetico tra cementifici e termovalorizzatori (di cui 6Unione Europea ). Il Consorzio ha erogato corrispettivi per un totale di 310 milioni di euro a Comuni e soggetti da essi delegati per la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica, contribuendo alla crescita del servizio.
Download “Green Economy Report COREPLA” Pubblicato il: 1 Ott 2018