Ilva in via di eco-risanamento, ma serve commissario per l’ambiente
L' Ilva è un' azienda in via di risanamento ambientale con interventi definiti e una riduzione degli impatti.
Molte prescrizioni ambientali sono state, infatti, attuate, tutte quelle prescritte sono state avviate, le qualità dell’aria a Taranto è buona, in particolare per le polveri sottili i dati sono fra i migliori delle città italiane, e il benzo(a)pirene si è ridotto di 10 volte arrivando a 0,18 nanogrammi/ m3 (l’obiettivo di qualità di legge è 1).
Questo quanto emerge dal dossier “Il risanamento ambientale dell’ILVA dopo un anno di commissariamento”, che analizza le cose fatte e quanto c’è ancora da fare e la qualità dell’aria rilevata dall”ARPA pugliese, presentato da Edo Ronchi, ad un anno dalla nomina a sub-commissario. “A metà 2013, quando iniziò il Commissariamento, l’ILVA di Taranto -sottolinea Ronchi- era a rischio di chiusura per incompatibilità ambientale.
Con un solo anno di Commissariamento non si poteva certo risolvere una simile crisi, ma oggi la situazione è sostanzialmente migliorata: l’ILVA è un’azienda in via di risanamento ambientale, con interventi tutti definiti, progettati e in parte realizzati e una consistente riduzione dei suoi impatti sull’ambiente, a partire dalla qualità dell’aria nella città di Taranto rientrata, per tutti i parametri, nella norma”.
Ronchi affronta anche le azioni necessarie per il futuro dell’ Ilva. “Mi sono battuto per un anno -conclude Ronchi- con spirito di servizio, per far fronte a innumerevoli difficoltà, in una delle realtà industriali più complesse del Paese, trovata in una crisi profonda. Con la pubblicazione in gazzetta del DPCM con il Piano ambientale, si è entrati in una fase nuova.
Per completare i numerosi e complessi interventi, rispettando le scadenze prescritte dal DPCM-Piano ambientale e affrontare la crisi dell’ILVA, sono necessarie però due condizioni: una disponibilità finanziaria effettiva per il prossimo anno di commissariamento di almeno 550 milioni per il 2014 e di altri 250 milioni fino a giugno 2015, dedicati agli interventi prescritti in materia ambientale. Poteri reali di decisione e di intervento di un Commissario per l’attuazione del DPCM, Piano ambientale — AIA” : un sub-commissario, senza alcun potere di intervento non è più sufficiente “.