L’ applicazione sistematica ed omogenea dei “criteri ambientali minimi” consente di diffondere le tecnologie ambientali e i prodotti ambientalmente preferibili e produce un effetto leva sul mercato, inducendo gli operatori economici meno virtuosi ad adeguarsi alle nuove richieste della pubblica amministrazione.Per fare il punto sulla situazione dell’applicazione dei c.d. “criteri ambientali minimi”(CAM) nei bandi di gara, il prossimo 14 Dicembre, si terrà il Convegno dal titolo “I criteri ambientali minimi: liberi di concorrere al nuovo mercato dell’ambiente”, organizzato da Cisambiente (nuovo socio della Fondazione), che vedrà la partecipazione dell’Autorità Antitrust, per un confronto sulla libera concorrenza nel settore dell’igiene urbana.
Quando la pubblica amministrazione, ovvero le stazioni appaltanti, include i CAM nella valutazione dell’offerta del concorrente al bando di gara, introduce un meccanismo che premia da un lato l’impresa che è maggiormente rispettosa dell’ambiente, e allo stesso tempo garantisce l’accesso al mercato delle aziende che investono in ricerca e sviluppo, in particolare nella realizzazione di beni e servizi sostenibili. Esistono diversi CAM, tra cui quelli riguardanti la “raccolta” ed il “trasporto” dei rifiuti (DM Ambiente, 13 Febbraio 2014).
In Italia, l’efficacia dei CAM è stata assicurata grazie all’art. 18 della L. 221/2015 e, successivamente, all’art. 34 recante “Criteri di sostenibilità energetica e ambientale” del D.lgs. 50/2016 “Codice degli appalti” (modificato dal D.lgs 56/2017), che ne hanno reso obbligatoria l’applicazione da parte di tutte le stazioni appaltanti.
Per un’azienda dei servizi di igiene urbana, che realizza un’attività di raccolta e di trasporto dei rifiuti, potrebbe essere l’occasione di vedere premiati i propri sforzi nello sviluppo di un’offerta, sul piano tecnico, rispettosa dell’ambiente.
L’evento avrà come obiettivo quello di evidenziare proprio come l’omogenea applicazione dei CAM possa costituire un efficace strumento di liberalizzazione del mercato, favorendo l’accesso dei c.d. “nuovi entranti”, attribuendo maggiore punteggio ai concorrenti che soddisfano innovativi “criteri minimi” (appunto, “ambientali”), adottati dalla stazione appaltante nell’attribuzione del punteggio dell’offerta proposta, attraverso testimonianze e considerazioni degli operatori del settore e il rilevante contributo dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
Roma, 14 dicembre 2018, ore 10.30, sede di Confindustria, viale dell’Astronomia 30