Greenwashing, da ESMA criteri comuni UE e intanto salta l’AD della tedesca Dws

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Una vigilanza uniforme in tutta l’Unione europea per la lotta al greenwashing e la sostenibilità dei fondi di investimento. L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) ha pubblicato un documento di vigilanza che stabilisce criteri comuni per le autorità nazionali competenti (NCA).

La necessità di questo atto è testimoniata dal fatto che, proprio in concomitanza con il documento ESMA, l’amministratore delegato di Dws, l’asset manager più grande della Germania, si è dimesso proprio  per l’accusa di greenwashing. Ha infatti mentito sulla quantità di asset impiegati secondo i criteri ESG, ambiente, sostenibilità e governance.

Nei particolari il documento dell’ESMA fa parte delle azioni per attuare la tabella di marcia per la finanza sostenibile, per l’attuazione coerente dei nuovi requisiti applicabili ai gestori di fondi attraverso lo sviluppo di nuove comunicazioni di vigilanza. Si stima che la finanza “verde” negli ultimi anni abbia raggiunto una capitalizzazione di mercato pari a quasi 3 mila miliardi di dollari.

Il documento appena pubblicato contiene linee guida per la supervisione della documentazione dei fondi e del materiale di marketing, nonché principi guida sull’uso di termini relativi alla sostenibilità nei nomi dei fondi; e Linee guida per la supervisione convergente dell’integrazione dei rischi di sostenibilità da parte di GEFIA (gestori di fondi di investimento alternativi) e gestori di OICVM (organismi d’investimento collettivo in valori mobiliari).

L’ESMA lavorerà a stretto contatto con le NCA per combattere il greenwashing, promuovendo un’ulteriore convergenza di vigilanza nella supervisione dei fondi di investimento con caratteristiche di sostenibilità. Ciò potrà includere l’aggiornamento dell’informativa di vigilanza, se necessario, tenendo conto dell’esperienza che verrà maturata a seguito dell’applicazione dell’SFDR RTS (i regulatory technical standards  del Regolamento sull’informativa di sostenibilità nel settore dei servizi finanziari)  che, dopo proroghe, prenderà il via dal 1° gennaio 2023.

Proprio contrastare il greenwashing e promuovere la trasparenza è la prima delle tre priorità individuate dallESMA nel piano d’azione sulla finanza sostenibile 2022-2024 (Sustainable Finance Roadmap).

 

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