Green cities, a Genova un progetto integrato di rinaturalizzazione con finanziamento Ue

Genova è una delle città europee frontrunner del progetto UNaLab (Urban Nature Labs),  finanziato dal programma Ue Horizon 2020.  Cinque ettari di ex demanio militare si trasformeranno in un parco urbano e in spazi per start up e per coworking.

Questa iniziativa può essere inserita tra  le strategie di attuazione  che vedono alcune città impegnate,  in modo concreto, in progetti di rigenerazione urbana in chiave green,   interventi cioè di   manutenzione,  recupero e  riqualificazione del patrimonio  sia naturale che culturale  e in  aree periferiche delle città.   Questo progetto integrato di riqualificazione dell’ ex caserma Gavoglio, attraverso la realizzazione di un parco urbano, è finanziato dal programma Horizon 2020 e riunisce 29 partner europei per creare comunità locali più sostenibili, efficienti, resilienti e inclusive attraverso innovazioni basate sui principi della natura e create con e per gli stakeholder coinvolti e tutti i cittadini in un processo partecipato di co-design. Il budget del progetto pilota di Genova ammonta a  € 1.780.700 su un finanziamento complessivo del progetto UnaLab, a valere su fondi Horizon 2020, pari a oltre 13 Mil. Oltre a Genova sono previste altre  città “frontrunner” come Tampere (Finlandia), Endhoven (Paesi Bassi) con l’obiettivo di sviluppare progetti dimostrativi per migliorare la gestione delle acque meteoriche e aumentare la resilienza al cambiamento climatico. L’area della ex Caserma Gavoglio nel quartiere Lagaccio a Genova,  progettato da LAND, insieme ad IRE Liguria e al Comune di Genova,  verrà convertita, nei prossimi 5 anni, in uno spazio pubblico accessibile, attrattivo ed ecologicamente efficiente attraverso demolizioni mirate, deimpermeabilizzazione dei suoli, aumento delle superfici a verde e misure di drenaggio urbano sostenibile. Un polmone verde a lungo richiesto dai cittadini del Lagaccio, che si collega ai percorsi di versante che culminano nel sistema dei forti. Diversi edifici saranno demoliti per poi procedere alla rinaturalizzazione con piante e specchi d’acqua. Spazi che già oggi  hanno cominciato a vivere con la creazione della Casa di Quartiere, attiva dal dicembre 2015 e con lo spazio giochi inaugurato lo scorso anno. In questa fase le risorse sono tutte pubbliche, ma i partner privati presenti nel progetto lo cofinanziano al 30%. Per gli edifici storici si prevedono usi residenziali, turistici e di servizio, mentre l’ex Proiettilificio diventerà risorsa per uno sviluppo produttivo sostenibile con l’insediamento di start up e spazi di coworking“

 

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