Gomma riciclata da pneumatici fuori uso, in G.U. decreto End of Waste

foto_pneumatici fuori uso

L’ economia circolare trova nuovo slancio in Italia con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (N. 182) del Decreto End Waste per la gomma riciclata dei Pneumatici Fuori Uso-PFU, che sarà un volano importante per un sempre maggiore impiego di gomma riciclata.

Tra le principali novità introdotte dal Decreto c’è l’obbligo per gli impianti di trattamento di dotarsi di un sistema per il lavaggio dei Pneumatici Fuori Uso in ingresso idoneo ad eliminare le impurità superficiali, l’istituzione di campionamenti e analisi sul materiale riciclato in uscita, la certificazione del produttore su ogni lotto di produzione del materiale riciclato. Un sistema di test e di tracciamento garantirà uniformemente su tutto il territorio nazionale qualità e sicurezza della gomma riciclata da PFU prodotta in Italia e delle applicazioni realizzate con granulo e polverino da parte di un numero sempre crescente di aziende specializzate. Il Decreto, inoltre, contribuirà a stabilizzare le attività delle aziende della filiera, con criteri e modalità autorizzative uniformi su tutto il territorio nazionale, valorizzando i materiali in uscita dagli impianti di lavorazione e la loro collocazione sul mercato per l’utilizzo in tante applicazioni, dalle superfici sportive cui la gomma riciclata conferisce caratteristiche di elasticità, resistenza, assorbimento degli urti, agli asfalti modificati con cui si ottengono pavimentazioni stradali più durature e fonoassorbenti, dai materiali per l’isolamento acustico ai prodotti per l’edilizia.

Ogni anno in Italia vengono generate circa 400.000 tonnellate di PFU-Pneumatici Fuori Uso, tra mercato del ricambio (la sostituzione presso i gommisti) e della demolizione veicoli. Un sistema che già oggi nel suo complesso garantisce la raccolta e il recupero del 100% dei PFU generati da pneumatici regolarmente immessi sul mercato. La filiera del riciclo dei Pneumatici Fuori Uso genera valore economico, occupazione, consente benefici ambientali rilevanti per il Paese, riduce le emissioni climalteranti, i prelievi di materie prime, il consumo di acqua e favorisce gli investimenti delle aziende della green economy.

Questo decreto End of Waste era stato firmato dal Ministro dell’ Ambiente nell’ aprile scorso, e ora permetterà di evitare importazione di materie prime vergini per oltre 140 milioni di euro ogni anno

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