Ecocerved: Ricerca sui rifiuti delle micro e piccole imprese

In occasione della settimana europea delle piccole e medie imprese, Ecocerved pubblica uno studio su produzione e gestione dei rifiuti delle imprese con meno di 50 addetti.

In Italia oltre 5 milioni di aziende hanno meno di 50 addetti e si qualificano, quindi, come micro e piccole imprese (MPI): complessivamente questi operatori rappresentano il 99% delle aziende e impiegano quasi il 65% della forza lavoro livello nazionale.

 Considerando quindi l’importanza delle aziende di dimensioni ridotte nel sistema produttivo italiano, Ecocerved ha realizzato lo studioRifiuti delle micro e piccole imprese”, in cui si propone un’analisi dell’impatto ambientale, con specifico riferimento ai rifiuti, delle attività economiche svolte dalle MPI.

Obiettivo della ricerca è, in prima battuta, fornire alle amministrazioni centrali e locali, alle associazioni di categoria e anche alle imprese del settore, un quadro di riferimento comune e attendibile per valutare la significatività del contributo delle MPI alla produzione di rifiuti. L’analisi intende inoltre essere funzionale all’individuazione di eventuali criticità (collegate per esempio alle quantità, alle tipologie e alla localizzazione dei rifiuti) e alla conseguente predisposizione di possibili interventi migliorativi, come semplificazioni amministrative e nuovi servizi.

Dall’analisi svolta emerge che la produzione dei rifiuti da parte delle MPI è quantitativamente significativa ma non rappresenta profili di criticità ambientale. Le MPI che producono rifiuti sono infatti quasi 700.000 e ne generano oltre 50 milioni di tonnellate, ma se si escludono i rifiuti da costruzione e demolizione e quelli derivanti dal trattamento dei rifiuti, la quantità si ferma a circa 13 milioni di tonnellate.

I pericolosi costituiscono il 5% del totale prodotto dalle MPI, molto al di sotto di quanto risulta per le imprese con almeno 50 addetti (12%).

A livello dinamico la produzione di rifiuti delle MPI diminuisce nel quinquennio 2008-2012 di quasi il 3%, a fronte di un aumento del numero di imprese produttrici superiore al 10%.

Per quanto riguarda poi la fase di gestione dei rifiuti, le MPI mostrano comportamenti decisamente green: i rifiuti che producono risultano avviati infatti a operazioni di recupero per il 78%, quasi 10 punti percentuali al di sopra della media generale, riferita alle imprese di qualsiasi dimensione aziendale. La gestione dei rifiuti delle MPI è particolare virtuosa in relazione ai pericolosi, destinati al recupero per il 36% della quantità prodotta, a fronte del 25% rilevato invece a livello complessivo.

Su scala territoriale emerge in particolare una sostanziale omogeneità tra Nord e Sud del Paese, accomunati da una quota di avvio al recupero dei rifiuti prodotti da MPI che si aggira intorno all’80%.

Le più efficienti sono le microimprese (fino a 9 addetti), infatti destinano a recupero, soprattutto di materia, l’83% dei rifiuti prodotti.

Ampliando infine l’orizzonte temporale, la quota di rifiuti indirizzati al recupero dalle MPI esibisce un trend in aumento di quasi il 4% dal 2008 al 2012, trainato in particolare dalle microimprese, contro una diminuzione dell’avvio a recupero da parte delle medie e grandi imprese.

Download “Ecocerved |Studio: Rifiuti delle micro e piccole imprese | Anni 2008-2012 |” Pubblicato il: 18 Nov 2015

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