Sei città del Sud a confronto sui rifiuti

Sei città del sud si confrontano sui rifiuti e in particolare sulla raccolta differenziata di carta e cartone.

Salerno la più virtuosa per la raccolta differenziata che arriva al 68% e con il minor tasso di sofferenza per il pagamento della Tarsu (60%); Palermo in coda con solo  il 12 % di raccolta differenziata, la più alta sofferenza nella riscossione della Tarsu (86%) e insieme a Trapani con la produzione più alta di rifiuti (472 Kg per abitante l’ anno) ; Cosenza in testa alla classifica con la maggiore percentuale (35%) di carta raccolta sul totale delle raccolte differenziate a ancora Salerno per la maggiore quantità di carta raccolta per abitante (66 Kg l’ anno).

Napoli, Salerno, Cosenza, Reggio Calabria, Palermo e Trapani sono state messe a confronto in tema rifiuti ed in particolare sulla raccolta differenziata di carta e cartone nella Ricerca sullo “Sviluppo della raccolta differenziata di carta e cartone nel Sud Italia”,  realizzata dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e da Comieco e presentata oggi.

“Nonostante le percentuali ancora basse, tranne eccezioni –ha detto Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile — le sei città hanno capito che la raccolta differenziata e il recupero e il riutilizzo dei materiali ha un valore economico, oltre naturalmente a un valore ambientale. Dalla ricerca emerge anche che, la raccolta differenziata aumenta non solo con un servizio di maggiore prossimità, ma anche attraverso una “personalizzazione” della tassa/tariffa. In altri termini, se l’utente percepisce che una minore produzione di rifiuti comporta anche un minor costo, l’organizzazione del servizio risulta più efficace”.

Le sei città, nonostante le loro differenze, registrano tutte un calo nella produzione di rifiuti,  sono tutte sotto la media del meridione (496 Kg/Ab/Anno) e tutte, tranne Salerno e Napoli, sono sotto la media del meridione di raccolta differenziata. In particolare sulla carta e cartone, nelle 6 città la raccolta è ovunque sotto l’ obiettivo di legge e la carta intercettata dalle raccolte differenziate è di sole 53.000 tonnellate, mentre quella presente nei rifiuti è di 210Kt con grandi potenzialità quindi di crescita. La carta raccolta poi viene tutta spedita per il trattamento nelle cartiere fuori regione, tranne in Campania dove resta il 68% della carta raccolta a Salerno e il 28% di quella raccolta a Napoli. Per quanto riguarda la Tarsu, iI tasso di insolvenza risulta essere piuttosto alto -oltre il 75%- e quello di copertura dei costi del servizio tra il 60% e il 75%. Sotto il profilo programmatorio i piani delle tre Regioni prese in esame sono tutti successivi al 2007: i piani della Campania e della Sicilia sono stati approvati nel 2012. Tutte e tre i piani si prefiggono di raggiungere la raccolta differenziata al 65% (la Sicilia al 2015). Tuttavia sia il piano della Campania che quello della Sicilia non assicurerebbero l’obiettivo del 50% del riciclaggio della carta presenti nei RSU al 2020.Il Piano della regione Calabria invece non fa elaborazioni rispetto le frazioni merceologiche per la definizione dell’obiettivo del 65% di RD.
“I dati della raccolta differenziata di carta e cartone del 2012 mostrano quanto il Meridione sia in ritardo rispetto ai livelli di raccolta nazionale, con una raccolta procapite inferiore ai 26 kg per abitante, contro i 60 kg del Nord e i quasi 59 kg del Centro” – ha affermato Ignazio Capuano, Presidente Comieco. “Insieme alla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile ci poniamo l’obiettivo di avanzare proposte e soluzioni concrete in risposta alle inefficienze che penalizzano i cittadini, i territori del Sud e le industrie. Siamo convinti che esistano le opportunità per valorizzare la raccolta differenziata della carta e cartone e il suo sviluppo, come far valere il principio di prossimità in modo che i vantaggi economici e occupazionali ricadano sul territorio locale. Va in questa direzione anche l’attivazione dello sportello Ancitel per sostenere i Comuni medio-piccoli nelle attività di raccolta differenziata per cui Comieco ha stanziato, in via sperimentale per il 2013, un budget complessivo di un milione di euro”.

Ecco la fotografia delle  6 città:

NAPOLI
La città ha avviato un percorso virtuoso: dal 2005 al 2012 ha visto la produzione di rifiuti  ridursi  del 24%, raddoppiare la raccolta differenziata che ha raggiunto il 28% e triplicare la raccolta di carta e cartone che costituisce il 29%  dei rifiuti differenziati e, dopo la frazione organica, ed insieme al vetro costituisce la frazione merceologica più raccolta. Più del  67% però della carta presente nei rifiuti non viene intercettata e vi sono quindi grandi potenzialità di miglioramento. La Tarsu pagata ogni anno a famiglia è di 529 euro (la media del meridione è di 270 euro)  la più alta fra le 6 città ed è aumentata  dell’ 87% rispetto al 2007.

SALERNO
Senz’ altro la città più virtuosa tra le 6 esaminate. La produzione dei rifiuti tra il 2005  e il 2012 si è ridotta del 20% la raccolta differenziata è aumentata toccando quota 68%, la percentuale della carta intercettata dalla raccolta differenziata è del 22% , si tratta di 66 Kg l’ anno per abitante, la quantità più alta fra le sei città e il  60% della carta presente negli RSU. Prendendo come base il parametro di intercettazione potenziale, la raccolta di carta e cartone, pari al 68%, potrebbe aumentare del 9%.  La Tarsu pagata a Salerno è di 421 euro a famiglia, superiore del 98% rispetto al 2007 e superiore di oltre il 50% della media del sud, ma con la più alta percentuale di copertura del servizio derivante dagli incassi della TARSU rispetto al costo di gestione preventivato.

REGGIO CALABRIA
Dal 2008 al 2012 la produzione di rifiuti urbani è diminuita del 17%, la raccolta differenziata è  aumentata, ma restata sotto la media del meridione raggiungendo quota  16,5%. Nello stasso periodo si riduce del 18%, anche se due terzi della popolazione è servito dal porta a porta, la  raccolta di carta e cartone, passando da una quota del 51% dei rifiuti provenienti da raccolta differenziata al 29%. La carta intercettata dalla raccolta differenziata è un quinto di quella presente negli RSU, tenendo conto del parametro di intercettazione potenziale Reggio Calabria potrebbe triplicare la raccolta di carta. La Tarsu pagata nel 2012 è stata di 187 euro a famiglia, la più bassa fra le 6 città.

COSENZA
La Città con la più alta percentuale di carta raccolta sul totale di rifiuti differenziati con il 35%, si tratta di 20 Kg l’ anno a persona. Viene intercettato un terzo della carta presente negli RSU e, tenendo conto del parametro di intercettazione potenziale, la raccolta della carta potrebbe raddoppiare. Ogni famiglia ha pagato in un anno 195 euro di Tarsu.

PALERMO

La produzione di rifiuti di Palermo tra il 2005 e il 2012 si è ridotta del 20%; la raccolta differenziata è cresciuta, grazie al porta a porta, del  34%, ma la percentuale è  ancora all’ 11%, la più bassa delle 6 città. La raccolta di carta e cartone rappresenta il 18% del totale della raccolta differenziata, in diminuzione del 6% rispetto al 2005. Si intercetta meno di un decimo  della carta presente nei RSU,  tenendo conto del parametro di intercettazione potenziale, potrebbe aumentare di 7 volte la componente di raccolta di carta e cartone. La Tarsu è stata pari a 218 euro a famiglia, inferiore del 4% rispetto al 2007, ma la città  ha il più alto livello di sofferenza nella riscossione della Tarsu (86%) e il minor tasso di copertura del servizio (48%)

TRAPANI

L’ unica città tra le 6 in cui tra il 2005  e il 2012 è aumentata la quantità dei rifiuti prodotti di una percentuale del 2% ed è anche al top per la quantità di rifiuti prodotti in un anno da ogni abitante: 480 Kg, sempre però sotto la media del sud Italia che è di 495 Kg. La raccolta differenziata è raddoppiata passando dal 9 al 18% e nello stesso periodo raddoppia anche la quantità di carta e cartone raccolti con una percentuale del 33%. Viene intercettata poco più di un quarto della carta presente nei RSU e tenendo conto del parametro di riferimento di intercettazione, Trapani potrebbe aumentare la capacità di raccolta di 3 volte. La Tarsu nel 2012 è stata di  283 euro l’ anno a famiglia (+55% rispetto al 2007).

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