Green acts IX | introduzione:

18 Dic 2017
di Fabrizio Vigni
Stiamo perdendo questa battaglia, perché non andiamo abbastanza veloci”. Il 2017 si chiude con le parole di Macron, che dal One Platet Summit ha lanciato l’allarme sui ritardi nella sfida dei cambiamenti climatici. Qualche settimana prima, a fine ottobre, UN Enviroment aveva messo in guardia sul grande divario tra gli impegni finora assunti dai paesi firmatari degli accordi di Parigi e la riduzione delle emissioni necessaria per contenere la variazione della temperatura entro i 2 gradi. Siamo ancora molto lontani dall’obiettivo di contenere entro due gradi l'aumento della temperatura, previsto dagli accordi di Parigi. Leggi tutto...

L’Italia del Riciclo

17 Dic 2017
di Edo Ronchi

dal blog HuffingtonPost

Il settore del riciclo in Italia ha ormai raggiunto una dimensione economica di tutto rilievo: le imprese che riciclano i rifiuti in Italia sono 7.193 con 133.326 dipendenti, riciclano 56,5 milioni di tonnellate di rifiuti, con un valore aggiunto di ben 12,6 miliardi di €. Sono alcuni dei dati contenuti nell'8° Rapporto dell'Italia del riciclo del 2017, curato dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile in collaborazione con FISE Unire.

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È possibile scindere emissioni di gas serra e Pil?

11 Dic 2017
di Edo Ronchi

dal blog HuffingtonPost

Per stabilizzare l'aumento della temperatura media globale a un livello sostenibile, con buona probabilità al di sotto dei 2°C, occorrerà arrivare a tagli delle emissioni mondiali di gas serra dell'80-90% al 2050 e occorrerà arrivarci con un taglio non concentrato negli ultimi anni perché il budget di carbonio in atmosfera ancora disponibile è ormai limitato. È possibile realizzare un disaccoppiamento assoluto fra emissioni di gas serra e crescita economica, tale da non far precipitare la crisi climatica e mantenere una crescita del Pil?
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Il boom internazionale dei green bond e il recupero dei ritardi dell’Italia

4 Dic 2017
di Edo Ronchi

dal blog HuffingtonPost

I green bond - le obbligazioni verdi- sono strumenti finanziari recenti, utilizzati da società o enti pubblici: come tutte le obbligazioni sono un titolo di debito che, alla scadenza fissata, consente all'acquirente di riavere i soldi investiti più una quota di interessi. I soldi raccolti con i green bond, finanziano però progetti che hanno effetti ambientali e climatici positivi: per l'efficienza energetica, per la produzione di energia da fonti rinnovabili, per le bonifiche, il riciclo ecc.
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Anche la Cina non è in traiettoria con l’Accordo di Parigi

27 Nov 2017
di Edo Ronchi

dal blog HuffingtonPost

Secondo il rapporto “Global Carbon Budget 2017”, pubblicato in occasione della Cop 23 di Bonn, dopo tre anni di relativa stabilità, nel 2017 le emissioni mondiali di CO2 sarebbero nuovamente aumentate di circa il 2%, per la gran parte a causa di una ripresa delle emissioni cinesi generate da un incremento del 3% dell'uso di carbone, per far fronte ad una accelerazione dei consumi energetici nell'industria e ad una minore produzione di energia idroelettrica.

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Dalla COP 23 di Bonn alcune buone notizie “a latere”, ma le emissioni globali di CO2 nel 2017 tornano a crescere

22 Nov 2017
di Andrea Barbabella e Toni Federico

Si è da poco conclusa a Bonn la ventitreesima Conferenza delle Parti – la COP 23 – della Convenzione Quadro sul Cambiamento Climatico dell’ONU. Dopo la firma dello storico Accordo di Parigi di due anni fa e la sua entrata in vigore nel novembre del 2016, non erano in ballo questioni di grande rilevanza.

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La nuova SEN: bene la chiusura delle centrali a carbone, ma non è ancora in traiettoria con l’Accordo di Parigi.

17 Nov 2017
di Edo Ronchi

dal blog HuffingtonPost

La piattaforma degli Stati generali della green economy chiedeva, nel 2012, la progressiva chiusura delle centrali a carbone. Ora ci siamo arrivati: la nuova Strategia Energetica Nazionale (SEN) varata dal governo Gentiloni, migliorando la proposta iniziale pubblicata per la consultazione, programma di chiudere le centrali a carbone ancora funzionanti entro il 2025 e di aumentare notevolmente l'elettricità prodotta con il solare, da 23 nel 2015 a 72 TWh nel 2030, e con l'eolico, da 15 a 40 TWh.
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Green acts VIII | introduzione:

17 Nov 2017
di Fabrizio Vigni

Mentre a Bonn, alla COP 23, Angela Merkel afferma che i cambiamenti climatici sono la questione cruciale per il destino dell’umanità, in Italia ci si chiede se e quanto la sfida ambientale sarà una priorità nei programmi dei partiti alle prossime elezioni. A fronte di una ancora insufficiente attenzione del sistema politico italiano ai temi dell'ambiente e dell’economia verde, gli Stati Generali della Green Economy che si sono svolti a Rimini hanno lanciato una serie di proposte rivolte alle forze politiche – in forma di  decalogo per la transizione alla green economy – con l'obiettivo di far sì che questi temi entrino pienamente nei programmi per la prossima legislatura.

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Economia lineare ed economia circolare, quali le differenze

13 Nov 2017
di Edo Ronchi

dal blog HuffingtonPost

Un recente studio dell'Agenzia europea per l'ambiente (Circular by design - Products in the circular economy, 2017) analizza le differenze fra economia lineare ed economia circolare. Nell'economia lineare il prodotto è la fonte della creazione del valore; i margini di profitto sono basati sulla differenza fra prezzo di mercato e il costo di produzione; per aumentare i profitti si punta a vendere più prodotti e a rendere i costi di produzione più bassi possibile.

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Verso la green economy, la transizione parte a Rimini con gli Stati generali

6 Nov 2017
di Edo Ronchi

dal blog HuffingtonPost

Che 66 organizzazioni d'imprese della green economy italiana definiscano, per la prima volta, un programma per la transizione alla green economy, articolato in 10 proposte, è già un fatto di rilievo. È noto che la green economy in Italia sia una realtà consistente: un'indagine del 2015 fatta dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile ha accertato che la green economy coinvolge nei settori core-green – che producono beni e/o servizi di valenza ambientale – già il 27,5% del totale delle imprese e che con quelle go-green – le imprese che pur non producendo beni e servizi di valenza ambientale hanno adottato modelli di business green – si aggiunge un altro 14,5% delle imprese italiane.

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