Api e Farfalle: un grande aiuto alle piccole amiche alate del Parco Nazionale dell’Alta Murgia.

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Il settore Capitale Naturale, Servizi Ecosistemici e Agricoltura della Fondazione, in collaborazione con il dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze, supporterà il Parco Nazionale dell’Alta Murgia nella realizzazione delle attività previste dal progetto “Azioni per la protezione degli impollinatori e diffusione dell’entomofauna”, così come identificate Direttiva del Ministro dell’Ambiente specificamente rivolta alla conservazione di questi preziosi insetti.

Numerosi studi scientifici negli ultimi decenni hanno documentato una forte riduzione delle popolazioni degli impollinatori e tra di essi, le api evidenziano tassi di decremento tra i più preoccupanti: delle circa 2000 specie Europee, l’8% è da considerarsi in declino a livello di popolazione e un altro 9% è a rischio di estinzione. Purtroppo anche i Lepidotteri si trovano in una condizione simile: circa il 9 % delle farfalle europee sono minacciate e la maggior parte di esse vive nei Paesi dell’Europa meridionale.

In questo contesto, all’interno del Parco dell’Alta Murgia nei prossimi mesi verranno avviate azioni volte alla tutela di questi insetti, che prevedono sia attività di ricerca finalizzate ad una migliore conoscenza del loro stato di conservazione, che l’identificazione delle più efficaci tipologie di intervento per il miglioramento degli habitat.

Nello specifico verrà realizzata – a partire dalla prossima primavera – una prima check list delle specie presenti, con particolare attenzione a quelle incluse nella Direttiva Habitat o in stato di conservazione sfavorevole secondo quanto riportato nella Lista Rossa Nazionale della IUCN.

Successivamente alla fasi di raccolta e determinazione dei campioni si realizzerà una analisi approfondita delle api e dei prodotti di alcuni alveari “pilota”, allo scopo di individuare e classificare la presenza di pesticidi e altre sostanze nocive derivate dalle attività agricole e identificare modalità di gestione delle colture a minore impatto.

Queste attività verranno affiancate da una serie di iniziative di comunicazione volte al coinvolgimento degli apicoltori e agricoltori, dei cittadini e delle scuole del territorio, nonché dei turisti del Parco. Verranno effettuati Webinar e incontri con appuntamenti tematici, “pillole” video Youtube sugli aspetti più interessanti della vita di Apoidei e Lepidotteri, una campagna social coinvolgente per diffondere i messaggi chiave del progetto e far appassionare il pubblico alle meraviglie del Parco dell’Alta Murgia e, nello specifico, di queste bellissime specie a rischio.

La loro tutela non è importante solo per il mantenimento di adeguati livelli di biodiversità – così come previsto dalla nuova Strategia Europea per la Biodiversità 2030 – ma anche per le drammatiche conseguenze sulla disponibilità di cibo sano e di qualità: il 76% della produzione alimentare europea dipende dall’impollinazione degli Apoidei, con un valore economico stimato di 14,2 miliardi di euro all’anno (Hanley N. et al., 2015; Leonhardt S. D. et al., 2013).

 

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