Edifici eco-efficienti, da Ue nuovi standard dal 2020

Tutti gli edifici costruiti dopo il 2020 dovranno avere alti standard energetici e dovranno coprire il loro fabbisogno energetico per la maggior parte con energie rinnovabili.

Il parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto un accordo sulla direttiva “Energy performance of buildings” che ora dovrà essere formalmente approvata dal Consiglio. L’accordo raggiunto stabilisce anche che il settore pubblico dovrà dare il buon esempio adeguandosi due anni prima -a fine 2018- ai nuovi standard e promuovendo la riconversione degli edifici esistenti così da farli avvicinare ad “emissioni zero”. Gli Stati membri dovranno elaborare piani nazionali per aumentare lo stock di edifici ad emissioni zero ed entro metà del 2011 dovranno anche redigere una lista di tutti gli strumenti finanziari, dei sussidi e degli incentivi, sia a livello nazionale che comunitario, che possano aiutare nella transizione. E’ stato disegnato inoltre uno schema più efficiente di certificazione energetica degli edifici. Edifici storici, case vacanza, edifici di culto, siti industriali, case di superficie inferiore ai 50 metri quadrati sono esclusi dai dettami della direttiva. “Le performance energetiche degli edifici -ha detto il Commissario all’ energia, Andris Piebalgs sono essenziali per raggiungere gli obiettivi del 2020, cioè la riduzione delle emissioni di gas serra e il raggiungimento del 20% di risparmio energetico. Con questo accordo l’ Europa invia un messaggio forte per i negoziati di Copenhagen“. Piebalgs ha ricordato anche che queste nuove regole daranno una forte incentivazione al settore delle costruzioni e a tutta l’ economia europea. Gli edifici sono responsabili del 40% dei consumi di energia dell’Ue e del 36% delle emission di CO2. Applicando quanto previsto dalla direttiva, l’ Ue potrebbe arrivare ad una riduzione dei gas serra corrispondente al 70% dell’attuale obiettivo posto dal Protocollo di Kyoto. Ma non solo, ne guadagnerebbe anche il portafoglio dei cittadini europei che vedrebbero ridotta la bolletta della luce di 300 euro l’anno.

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