Economia circolare: in vigore regolamento Ue per batterie più sostenibili, circolari e sicure

Regolamento Ue batterie

Un’etichetta che indichi l’impronta di carbonio obbligatoria per le batterie dei veicoli elettrici, le batterie dei mezzi di trasporto leggeri (bike, scooter, monopattini) e le batterie industriali ricaricabili con una capacità superiore a 2kWh; nuovi obiettivi di raccolta per le batterie portatili (45% entro il 2023, 63% entro il 2027 e 73% entro il 2030) e per le batterie dei mezzi di trasporto leggeri (51% entro il 2028, 61% entro il 2031).

Queste alcune delle novità previste dal nuovo Regolamento Ue sulle batterie 2023/1542, appena entrato in vigore con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, con la finalità di garantire che al termine del loro ciclo di vita, le batterie possano essere riutilizzate o riciclate. Le nuove regole sono in linea con le ambizioni di circolarità del Green Deal europeo, il regolamento è, infatti, il primo atto legislativo europeo che adotta un approccio basato sull’intero ciclo di vita in cui l’approvvigionamento, la produzione, l’uso e il riciclo  sono affrontati e sanciti in un’unica legge.

Le batterie rappresentano una tecnologia fondamentale per guidare la transizione verde, secondo stime, entro il 2030, la domanda globale di batterie potrebbe aumentare di 14 volte e  il fabbisogno per l’UE potrebbe rappresentare il 17% della domanda totale per una molteplicità di fattori: l’ascesa dell’economia digitale, lo sviluppo delle energie rinnovabili e l’avvento della mobilità a basse emissioni di carbonio. Il costante aumento di veicoli elettrici alimentati a batteria (si prevede che sulle strade dell’Ue ne circoleranno oltre 30 milioni per il 2030) renderà questo mercato strategico a livello globale.

La produzione di batterie dipende fortemente dalle importazioni di materie prime critiche e in particolar modo di cobalto, litio, nichel, grafite naturale, manganese, dei metalli ad impatto ambientale e sociale molto elevato, ma grazie alle prescrizioni relative al dovere di diligenza previste dalla nuova legge, le imprese devono garantire che l’approvvigionamento di queste materie prime contenuti nelle batterie non abbia un impatto ambientale o sociale negativo.

Per queste materie prime sono stati fissati livelli minimi di recupero, per il litio è previsto l’obiettivo del 50% entro la fine del 2027 e dell’80 entro il 2031, per il cobalto, rame, piombo e nichel del 90% entro il 2027 e del 95% entro il 2031. Infine il Regolamento prevede livelli minimi obbligatori di contenuto riciclato per le batterie industriali: 16% per il cobalto, 85% per il piombo, 6% per il litio e nichel.

Entro il 2027, i consumatori potranno rimuovere e sostituire, inoltre, le batterie portatili dei propri prodotti elettronici in qualsiasi momento del ciclo di vita, lasciando così agli operatori il tempo sufficiente per adattare la progettazione dei loro prodotti a questo requisito. Un codice QR fornirà l’accesso a un passaporto digitale con informazioni dettagliate su ciascuna batteria che aiuterà i consumatori e i professionisti.

Facebooktwitterlinkedinmail