Commissione Ue vara un set di 26 indicatori chiave per misurare progressi su ambiente e clima

26 indicatori chiave clima

Un pacchetto di 26 indicatori chiave per monitorare i progressi compiuti sugli obiettivi dell’UE in materia di ambiente e clima fino al 2030 e sulla visione a lungo termine per il 2050.

La Commissione Europea, dopo intense consultazioni con le parti interessate e gli Stati membri, nell’ambito dell’ottavo programma d’azione per l’ambiente ha presentato il quadro di monitoraggio che mira a misurare i progressi, a promuovere la trasparenza e a informare i cittadini europei sull’impatto della politica climatica e ambientale dell’UE. L’ottavo programma d’azione per l’ambiente, entrato in vigore il 2 maggio 2022, prevede infatti l’obbligo per la Commissione di presentare un quadro di monitoraggio basato su un numero limitato di indicatori chiave.

“Abbiamo obiettivi ambientali e climatici molto ambiziosi – ha dichiarato Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo – per realizzare la transizione verde e giusta di cui l’Europa e il mondo hanno bisogno. Ma non si può gestire quello che non si è capaci di misurare. Per rimanere sul binario giusto, dobbiamo sapere se stiamo conseguendo i nostri obiettivi. Questi indicatori ci aiutano a saperlo.” 

Gli indicatori chiave seguono la struttura dell’Ottavo programma d’azione per l’ambiente sulla base del Green Deal europeo e includono i due o tre indicatori più pertinenti e statisticamente solidi per ciascun obiettivo tematico prioritario (mitigazione dei cambiamenti climatici, adattamento ai cambiamenti climatici, economia circolare, azzeramento dell’inquinamento, biodiversità, pressioni ambientali climatiche, condizioni abilitanti e l’obiettivo prioritario a lungo termine per il 2050).

L’elenco comprende inoltre cinque indicatori per misurare i progressi compiuti in risposta alle principali pressioni ambientali e climatiche. Si tratta, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo, della transizione che si devono portare a termine nei prossimi anni verso sistemi sostenibili per l’energia, l’industria, la mobilità e l’alimentazione. Inoltre, la serie principale comprende indicatori per monitorare i progressi compiuti verso le principali condizioni abilitanti, vale a dire la finanza sostenibile, gli oneri finanziari per chi inquina e l’eliminazione graduale delle sovvenzioni dannose per l’ambiente. L’ultimo capitolo del quadro di monitoraggio comprende indicatori sistemici che mirano a cogliere i progressi compiuti verso le tre dimensioni del benessere ambientale, includendo, oltre alla tutela della natura, anche aspetti economici e sociali.

“Le politiche –ha dichiarato Virginijus Sinkevičius, Commissario per l’Ambiente, gli oceani e la pesca– sono efficaci nella misura in cui sono effettivamente attuate. Questi indicatori chiave ci aiuteranno a perseguire le politiche concordate nell’ambito del Green Deal europeo, facendo luce sulle tendenze e facilitando un dibattito informato tra i responsabili politici sugli ambiti in cui sono necessari ulteriori sforzi”.

La Commissione dovrà riferire annualmente sui progressi compiuti, sulla base della valutazione svolta dall’Agenzia europea dell’ambiente a partire dal 2023, utilizzando gli indicatori chiave selezionati. Inoltre farà due valutazioni approfondite durante la vigenza del programma: una revisione intermedia nel 2024 e una valutazione finale nel 2029.

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