Elettricità Futura: al ritmo attuale raggiungeremo il target sulle rinnovabili 2030 solo nel 2085

A riaccendere il dibattito sull’urgenza di accelerare il Green Deal in Italia, in linea con le indicazioni europee, è Elettricità Futura, l’associazione di Confindustria che raccoglie gli operatori del settore elettrico. L’associazione ha lanciato nelle scorse settimane una campagna social dal titolo “La transizione energetica: dalle parole ai fatti!”.

Principale scopo della campagna è sensibilizzare il pubblico sui temi del Green Deal con particolare riferimento alla transizione energetica. Tra gli altri obiettivi della campagna rientra anche il superamento delle opposizioni e dei preconcetti ideologici sulla diffusione degli impianti necessari alla transizione energetica, oltre che la valorizzazione dei numerosi benefici socio-economici connessi alla transizione verso il Green Deal.

Fra i temi più rilevanti sollevati dalla campagna di Elettricità Futura vi è senza dubbio l’urgenza di accelerare lo sviluppo delle fonti rinnovabili nel settore elettrico, la cui crescita negli ultimi anni è ferma a circa 1 GW di nuovi impianti ogni anno, contro i 6,5 GW/anno che secondo Elettricità Futura sarebbe necessario installare da oggi al 2030 per rispettare gli impegni presi con il Green Deal europeo.

Italy for Climate nella Roadmap climatica pubblicata lo scorso ottobre ha stimato un tasso di crescita dei nuovi impianti da qui al 2030 leggermente superiore, ovvero 7 GW/anno, ma il messaggio sull’urgenza del rilancio delle rinnovabili non cambia. Il settore dovrà crescere ogni anno di 6-7 volte rispetto ai livelli attuali, altrimenti di questo passo i target al 2030 del settore elettrico saranno raggiunti solo nel 2085 e l’obiettivo europeo della neutralità climatica a metà secolo verrà mancato.

Fra i diversi spunti di dibattito proposti dalla campagna di Elettricità Futura spicca quello della lungaggine burocratica, ritenuta la principale responsabile degli scarsi progressi dello sviluppo delle rinnovabili, con particolare riferimento al settore eolico e alla possibilità di rinnovare gli impianti grazie al repowering. Infatti la durata media delle procedure autorizzative per questo settore in Italia è di 5 anni, ben superiore ai soli 12 mesi richiesti dalla nuova Direttiva europea sulle rinnovabili.

Un’ulteriore tema di interesse riguarda l’economia circolare e il suo contributo cruciale per gli obiettivi di neutralità climatica, anche nello stesso settore elettrico: Elettricità Futura segnala infatti che già oggi il 90% dei materiali che compongono i pannelli fotovoltaici è riciclabile, e tale quota potrebbe anche aumentare con l’utilizzo di materiali innovativi.

L’associazione stima inoltre che nel solo settore elettrico in Italia il Green Deal potrebbe creare 90.000 nuovi occupati al 2030; per questo motivo sarà necessario massimizzare gli impatti positivi di questa opportunità adottando politiche adeguate, per sfruttarne ogni potenzialità in termini di incremento del PIL, dell’occupazione e di riduzione delle disuguaglianze.

 

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