Il 2012 anno nero per il clima Usa, lo dice il Rapporto della Casa Bianca

La Casa Bianca ha reso noto il 3° rapporto sui cambiamenti climatici riguardanti gli USA. Secondo i dati riportati il 2012 si è identificato sotto il profilo climatico come il secondo peggiore anno.

Rispetto alle temperature è risultato il più caldo in assoluto. Nel complesso le precipitazioni sono state inferiori alla media del XX secolo di 6,5 cm. Gli incendi hanno distrutto oltre 9,3 milioni di acri di territorio. I costi generati da questi eventi sono stati contabilizzati in oltre $ 100 miliardi, di cui:- $ 30 miliardi per la siccità e le ondate di calore;- $ 65 miliardi a causa dell’uragano Sandy; – $ 2,3 miliardi a causa dell’uragano Isaac; – $ 11,1 miliardi per altri eventi atmosferici rilevanti; – $ 1 miliardo generati dagli incendi. A questi costi si sommano quelli non contabilizzati relativi alle spese mediche per malattie o disagi derivanti dall’incrudimento del clima come stress da caldo, maggior inquinamento atmosferico, disagi alimentari, insetti e conseguenze degli eventi meteorologici estremi.

 

Il rapporto conferma i trend negativi derivanti dai cambiamenti climatici e afferma che essi sono generati dalla crescente concentrazione di carbonio in atmosfera. In particolare viene sostenuto che il riscaldamento globale degli ultimi 50 anni è primariamente dovuto alle attività umane e che la magnitudo dell’intensità dei cambiamenti climatici nelle prossime decadi dipenderanno dall’ammontare delle concentrazioni di gas serra in atmosfera.

 

I punti chiave della politica degli USA nella lotta ai cambiamenti climatici consistono in:

 

– Ridurre le emissioni di carbonio dagli impianti di produzione elettrica;

– Avviarsi verso una leadership sull’energie pulite;

– Realizzare una infrastruttura di energie pulite per il 21° secolo;

– Efficientare energeticamente le case, le imprese e le fabbriche;

– Ridurre le altre emissioni di gas serra;

– Provvedere all’adattamento climatico mediante:

o La valutazione degli effetti;

o Il sostegno agli investimenti resilienti;

o Ricostruire e imparare dall’uragano Sandy;

o Realizzare ospedali sostenibili e resilienti;

o Conservare la produttività dell’agricoltura;

o Fornire strumenti per una resilienza climatica;

o Ridurre i rischi di siccità e gli incendi.

 

Per maggiori informazioni si possono consultare le seguenti pagine:

National Climate Assessment

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