La Commissione Ue presenta una tabella di marcia per il clima

La Commissione europea ha adottato una tabella di marcia per rendere l'Unione europea un'economia competitiva a basse emissioni di carbonio entro il 2050 per realizare la quale saranno necessari nei prossimi 40 anni ulteriori investimenti annuali pari all'1,5% del PIL.

Una buona parte, se non tutta, di tali investimenti sarà compensata da una fattura energetica per gas e petrolio meno onerosa che, secondo le stime, permetterà di risparmiare tra i 175 e i 320 miliardi di euro l’anno. 

La tabella di marcia descrive in che modo sarà possibile conseguire, in maniera economicamente sostenibile ed entro  tale data, l’obiettivo dell’UE di ridurre le emissioni di gas a effetto serra dell’80-95% rispetto ai livelli del 1990. La tabella di marcia, che si basa su un’analisi costi-benefici, prevede degli orientamenti per politiche settoriali, strategie nazionali e non, e investimenti a lungo termine intesi a ridurre le emissioni di CO2, fornendo indicazioni su come attuare tale transizione nel modo più economicamente sostenibile
“È arrivato il momento –ha detto Connie Hedegaard, commissaria responsabile dell’Azione per il clima-di passare a un’economia competitiva a basse emissioni di carbonio. Quanto più aspetteremo, tanto più elevato sarà il costo. Con i prezzi del greggio che continuano ad aumentare, l’Europa vede rincarare ogni anno la propria fattura energetica, diventando sempre più vulnerabile di fronte alla fluttuazione dei prezzi. Dare avvio oggi alla transizione ripagherà domani”.

 

Tutti i comparti economici sono chiamati a contribuire alla transizione, compresi i settori dell’edilizia, dei trasporti e dell’agricoltura. La tabella di marcia raccomanda all’Europa di perseguire l’ obiettivo soprattutto attraverso misure proprie, dal momento che entro il 2050 i crediti internazionali per compensare le emissioni saranno molto meno disponibili di quanto non lo siano oggi. Il modello economico globale sul quale si basa la tabella di marcia dimostra che per realizzare riduzioni dell’80% entro il 2050 all’interno dell’Unione europea è necessario che entro il 2030 e il 2040 le emissioni dei gas a effetto serra siano ridotte rispettivamente del 40% e del 60% rispetto ai livelli del 1990. Le politiche attuali sono intese a ridurre le emissioni interne del 30% entro il 2030 e del 40% entro il 2050.

L’analisi rivela inoltre che, affinché l’obiettivo per il 2050 venga raggiunto nel modo economicamente più sostenibile, nel 2020 bisognerebbe ridurre le emissioni del 25%, anziché del 20% come attualmente fissato, e unicamente attraverso interventi a livello UE. Per realizzare un’economia a basse emissioni di carbonio, nei prossimi 40 anni l’UE dovrà investire ogni anno 270 miliardi di euro (1,5% del PIL), oltre all’attuale 19% del PIL già investito. La tabella di marcia si presenta sotto forma di comunicazione indirizzata al Consiglio, al Parlamento europeo e agli altri organi dell’UE.

La Commissione li invita, assieme agli Stati membri e alle parti interessate, a tenerne conto nella futura elaborazione delle politiche nazionali e dell’UE volte a realizzare, entro il 2050, un’economia a basse emissioni di carbonio. Quale prossima tappa, la Commissione ritiene necessario elaborare tabelle di marcia specifiche per settore, in collaborazione con i settori interessati.

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