Trasporto pubblico locale, lo usano ogni giorno 15 milioni di passeggeri

Quindici milioni di passeggeri al giorno, 120 mila lavoratori, 50 mila mezzi di trasporto, quasi due miliardi di vetture-km all’anno, un fatturato di oltre 12 miliardi di euro. Queste le dimensioni del settore dei trasporti pubblici locali italiani rappresentato in via maggioritaria dall’Asstra, l’Associazione nazionale trasporti.

Asstra, nuovo socio della Fondazione, è coeva del sistema stesso del TPL italiano nato dalle ceneri della seconda guerra mondiale, per il quale ha sempre svolto, oltre le funzioni tipiche di una associazione settoriale e datoriale (l’Asstra è contro parte datoriale del CCNL autoferrotranvieri) anche una intensa attività di propulsione a favore dell’innovazione e dello sviluppo imprenditoriale del settore , in contrapposizione alla concezione (ormai datata) che il trasporto pubblico sia un settore economico ed una scelta modale, in entrambi i casi, residuale.

Asstra è stata tra i primi a denunciare -ha osservato il Presidente Massimo Roncucci il fatto che la sfida dello sviluppo economico, l’equità sociale e l’equilibrio ambientale dei territori e soprattutto dei centri urbani è persa senza un forte investimento , anche culturale, per lo sviluppo del trasporto pubblico concepito come hardware della mobilità locale, E’ per affrontare queste tematiche importanti, da cui dipende il presente ed il futuro delle collettività, che l’associazione si è impegnata a sostenere e a collaborare con la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. Oggi, più che mai, è essenziale elaborare degli scenari di sviluppo sostenibile”. Dal punto di vista della mobilità, per esempio, si sta entrando a velocità accelerata nell’epoca dei veicoli autonomi e della smaterializzazione dell’offerta di mobilità che grazie ad internet diventa innanzitutto un servizio in vendita a prezzi stracciati. Fenomeni che, conclude Roncucci, possono “essere positivi ma anche negativi là dove non fossero governati in un’ottica di sostenibilità complessiva della società e non solo del singolo consumatore”.

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