Cnel e Istat alla ricerca degli indicatori del benessere, non solo il Pil ma anche l’ambiente

Non solo il Pil, ma anche la sostenibilità, lo stato dell'ambiente e la mancanza di diseguaglianze.

Cnel e Istat sono al lavoro per individuare gli indicatori del benessere della società italiana attraverso lo sviluppo di un approccio multidimensionale del “benessere equo e sostenibile” (Bes), che integri l’indicatore dell’attività economica, il Pil, con altri indicatori, ivi compresi quelli relativi alle diseguaglianze (non solo di reddito) e alla sostenibilità (non solo ambientale).

 

Per fare questo è stato istituito presso il Consiglio, un “Gruppo di indirizzo sulla misura del progresso della società italiana“, composto da rappresentanze delle parti sociali e della società civile. Il gruppo di lavoro nei prossimi 18 mesi dovrà, tra l’altro, sviluppare una definizione condivisa del progresso della società italiana definendo gli ambiti economici, sociali e ambientali di maggior rilievo (salute, lavoro benessere materiale, inquinamento ecc) e selezionare un set di indicatori di elevata qualità statistica rappresentativi dei diversi domini.

 

Con questa iniziativa, l’Italia entra a far parte di un gruppo di paesi come Germania, Francia, Regno Unito, Stati Uniti ecc che hanno deciso di misurare il benessere della società attraverso un insieme selezionato di indicatori statistici. Questo approccio, suggerito dall’ OCSE e dalla Commissione Stiglitz, servirà a fornire il quadro dell’ evoluzione dei principali fenomeni economci, sociali e ambientali.

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