Emissioni gas serra: secondo stime AEA in aumento, ma Europa in linea con obiettivi

Secondo le stime preliminari dell'Agenzia Europea dell'Ambiente (AEA), nonostante un aumento delle emissioni di gas serra del 2,4% nel 2010, l'Unione europea resta in linea con i propri obiettivi.

La crescita è stata influenzata dalla ripresa economica e da stagioni estiva e invernale meno favorevoli dell’anno precedente. Rispetto al 1990 le emissioni di gas serra si sono ridotte del 10,6% nella UE-15, a fronte del target previsto dal Protocollo di Kyoto e pari alla riduzione dell’8% come media del quinquennio 2008-2012. Considerando la UE-27, nello stesso periodo la riduzione è stata ancora più marcata, -15,5%, non molto distante quindi dall’obiettivo del Pacchetto clima-energia al 2020. Questi risultati, sui quali ha certamente pesato la crisi finanziaria ed economica, sono il frutto di un cambiamento progressivo delle politiche energetiche dell’Unione, come ribadito dal Direttore esecutivo dell’Agenzia, Jacqueline McGlade:”Molte politiche hanno contribuito attivamente a ridurre le emissioni di gas a effetto serra. Questo dimostra che, considerando sistematicamente gli effetti climatici derivanti da diverse politiche, possiamo continuare a favorire tale riduzione“.

Per l’Italia Paese l’AEA indica un valore di emissioni al 2010 pari a 493 Mt CO2 eq., che porterebbe l’Italia a -4,8% rispetto al 1990, a fronte del target 2008-2012 di -6,5%. L’analisi dell’Agenzia conferma la prima stima della Fondazione nel maggio di quest’anno (494,9 Mt CO2 eq.)

 

La stessa Agenzia evidenzia altresì come, al netto dei meccanismi flessibili e degli assorbimenti forestali, l’Italia debba puntare di più sulle politiche in favore del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili per compiere l’ultimo passo verso il target di Kyoto e avviarsi con maggiore decisione sulla strada verso gli obiettivi al 2020.

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