Norme più severe per le emissioni industriali

Adottata la direttiva che consentirà di ridurre le emissioni dei grandi impianti di combustione nell'Unione e tutelerà ambiente e salute dei cittadini, consentendo un calo dei decessi prematuri stimato in 13.000 casi l'anno.

Le norme più severe in materia di emissioni industriali sono state proposte dalla Commissione europea a dicembre 2007 e adottate dal Consiglio il 9 novembre scorso. “Il voto con cui il Consiglio ha adottato la nuova direttiva sulle emissioni industriali -ha dichiarato Il commissario europeo responsabile dell’ambiente, Janez Potočnikè una pietra miliare nella lotta contro l’inquinamento da fonti industriali nell’UE. Grazie alla direttiva, i cittadini europei saranno tutelati come meritano. La nuova normativa rafforzerà in modo sostanziale il quadro giuridico vigente, consentirà di ridurre ulteriormente l’inquinamento dell’aria e altre forme di inquinamento ambientale e darà un impulso importante all’ecoinnovazione“.

 

I grandi impianti industriali sono responsabili dell’ 83% delle emissioni di SO2, del 34% di quelle di NOX, del 43% delle polveri e del 55% dei Voc.La direttiva sulle emissioni industriali riunisce e aggiorna sette atti normativi vigenti. Il testo è incentrato sull’applicazione più rigorosa delle migliori tecniche disponibili (BAT, Best available techniques); le conclusioni relative alle BAT diventano il punto di riferimento del processo di autorizzazione. Sono rivisti i limiti minimi di emissione applicabili ai grandi impianti di combustione in tutta l’UE per renderli conformi alle BAT.

 

Queste disposizioni dovrebbero garantire che i gestori degli impianti industriali applichino le BAT in modo più uniforme, in modo da creare condizioni più eque nel settore. Nonostante il notevole calo delle emissioni ottenuto negli ultimi vent’anni, gli impianti a combustibile fossile impiegati nel settore energetico costituiscono ancora una delle fonti principali di emissioni di inquinanti atmosferici. La direttiva prevede che questi impianti riducano in maniera considerevole le emissioni dannose e nel contempo assicura la flessibilità necessaria per garantire la sicurezza della fornitura di energia a breve e lungo termine nell’UE. La direttiva entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, prevista entro la fine del 2010. Gli Stati membri avranno poi due anni di tempo per recepire la direttiva nella legislazione nazionale e dare inizio all’attuazione.

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