Nel 2009 le rinnnovabili a quota 10,7 per cento, rapporto Istat

Nel 2009 la disponibilità di energia da fonti rinnovabili è aumentata dell' 1,8 per cento rispetto al 2008 raggiungendo quota 10,7 per cento sul consumo interno lordo.

Lo rileva l’ Istat nel nuovo rapporto “Il sistema energetico italiano e gli obiettivi ambientali al 2020” che presenta un quadro sintetico del sistema energetico italiano nel 2009 con riferimento all’ultimo decennio.L’analisi si basa su dati resi disponibili dai principali produttori di statistiche energetiche sul territorio: il Ministero dello Sviluppo Economico, l’Enea e Terna.

L’analisi del contributo delle singole fonti al soddisfacimento della domanda energetica del Paese mostra che, nel 2009, la quota prevalente è attribuita ai prodotti petroliferi (41 per cento), seguiti da gas naturale (35,5 per cento), fonti rinnovabili(10,7 per cento) e combustibili solidi (7,4 per cento).

 

Rispetto all’anno precedente la disponibilità di energia da fonti rinnovabili è aumentata di 1,8 punti percentuali, mentre è diminuita di 0,9 punti quella di gas naturale e di 1,3 punti quella di combustibili solidi; non si registrano variazioni nella quota da petrolio. Secondo l’ Istat, rispetto al 2000 risulta essere più evidente il processo di sostituzione tra le fonti, in particolare tra prodotti petroliferi e gas naturale: la quota di disponibilità di energia da petrolio è notevolmente diminuita (-8,5 punti percentuali), mentre la quota da fonti rinnovabili è salita di 3,8 punti percentuali e quella da gas naturale è aumentata di 4,1 punti percentuali. Risultano stabili le quote di combustibili solidi e energia elettrica.

 

Nel 2009 la domanda di energia elettrica, pari a 317,6 miliardi di kWh, è diminuita del 6,4 per cento rispetto al 2008, seguendo un andamento che si è presentato, anche se con una intensità molto più lieve, già a partire dal 2005 . Il fabbisogno elettrico complessivo è soddisfatto per il 90,0 per cento dalla produzione nazionale8, effettuata in gran parte utilizzando i combustibili primari, e per il 13,9 per cento dalle importazioni nette di energia elettrica prodotta all’estero, che nel 2009 sono aumentate dell’11 per cento rispetto al 2008, mentre nel 2008 erano diminuite del 13,6 per cento. Tra le varie fonti energetiche rinnovabili utilizzate nel settore elettrico, quella idrica ha la maggiore incidenza (70,4 per cento sulla produzione totale da fonte rinnovabile), seguita dalle biomasse e dai rifiuti solidi urbani usati prevalentemente nelle centrali termoelettriche (11,5 per cento), dalla fonte eolica e fotovoltaica (10,1 per cento) e infine dalla geotermica (5,4 per cento). Nel 2009 la quota da fonti rinnovabili è aumentata di 4,6 punti percentuali rispetto all’anno precedente.

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