Novità e criticità del sistema SISTRI, seminario della Fondazione

Il Sistri, il sistema di controllo e di tracciabilità dei rifiuti, che diventerà pienamente operativo dal 13 agosto prossimo,pur introducendo innovazioni importanti, presenta criticità e lascia interrogativi aperti che rischiano di non far raggiungere gli obiettivi posti dal legislatore.

Di questo si è discusso nel corso del seminario “Il sistema SISTRI: problemi attuativi e normativi”, organizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile con espeti ed operatori.

Il passaggio dalla gestione cartacea a quella informatica, utile sia per i controlli sia per conoscere il flusso dei rifiuti ed impostare quindi politiche macroeconomiche, viene a scontrasi però con disposizioni a volte scoordinate tra loro e con una gestione troppo burocratica del sistema.

“Sarebbe stato necessario -ha sottolineato il Presidente della Fondazione, Edo Ronchi- l’ avvio di una fase sperimentale per poter dare valutazioni più accurate e più approfondite sul nuovo sistema. Inoltre manca un rapporto costo-benefici”.

Tra le criticità messe in luce nel corso del seminario la rapidità dei temp di attuazione del nuovo sistema, la necessità di una fase di transizione con la proroga del vecchio MUD, la confusione tra chi è obbligato al SISTRI e chi no, la discriminazione tra operatori italiani e stranieri nel trasporto transfrontaliero dei rifiuti, la sporoporzione delle sanzioni per la mancata iscrizione (fino a 3 anni di reclusione).

Le slides del seminario.

programma in formato .pdf

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