Frane: Edo Ronchi, necessario aggiornare le mappe del rischio e attivare nuove misure

Aggiornare le mappe del rischio frane ed attivare nuove misure per rafforzare la prevenzione sul territorio.

Il Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Edo Ronchi, avanza la proposta che sia attivata, con un provvedimento d’urgenza, la riclassificazione precisa delle aree a rischio frane molto elevato: misura che va finanziata e affidata alle Province, col supporto di tutti gli organi tecnici e di bacino esistenti sul territorio.

 

Ronchi ricorda che le piogge di tipo tropicale, straordinariamente intense, prodotte dai mutamenti climatici hanno aumentato notevolmente il rischio di innesto di frane rovinose in alcune zone montuose particolarmente vulnerabili e spesso ferite da deforestazioni, dalla mancata manutenzione delle reti idrografiche, da costruzioni incontrollate. “Dire che i territori di intere Regioni sono a rischio al 100% o al 70%, come leggo su diversi giornali -afferma Ronchi- risponde ad una classificazione del rischio troppo estensiva e, allo stesso tempo, insufficiente: troppo estensiva poichè si basa su un’ indagine storica (basta che in un comune si sia verificata, anche molti anni fa, una frana perchè l’ intero territorio comunale sia classificato a rischio); insufficiente poichè non ci dice quali sono, non i comuni a rischio generico, ma le precise aree a rischio effettivo molto elevato, nelle nuove condizioni climatiche.

 

Una volta elaborate le nuove mappe del rischio molto elevato di frane -aggiunge Ronchi- è necessario verificare l’efficienza del sistema di previsione meteorologico per attivare, in caso di piogge intense, un sistema di allerta rapido per tutelare la popolazione e adottare o rafforzare, dove già ci sono, le misure di prevenzione e di messa in sicurezza di tali aree. “Colpisce– conclude Ronchi- che mentre si attuano interventi di protezione civile sempre più frequenti, non vi sia stato ancora un intervento organico teso a rafforzare la prevenzione e a mitigare le conseguenze delle frane. Forse perchè manca la consapevolezza che la crisi climatica con il suo portato di piogge ‘tropicali’ sta alzando in alcune zone del Paese il rischio di frane rovinose“.

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