Dalle nuove tariffe un freno allo sviluppo del solare in Italia

La riduzione della tariffa incentivante per il solare del 20% nel 2011 e di un ulteriore 8% nel 2012, prevista dal nuovo decreto ministeriale in discussione, potrebbe mettere a rischio lo sviluppo del solare fotovoltaico in gran parte dell’Italia.

Lo sottolinea Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, che osserva che sarebbe stata invece opportuna per il mercato la riduzione attesa del 15% della tariffa media.

Oggi, in condizioni di normalità, in siti senza particolari problemi orografici o di connessione, – osserva Ronchi- il costo per l’installazione di un megawatt di pannelli solari fotovoltaici si aggira mediamente intorno ai 3 milioni di euro. Con il previsto taglio del 20% della tariffa incentivante, dal 2011 non sarebbe più conveniente utilizzare siti con irraggiamenti solari inferiori alle 1250 ore all’anno, perché tale tariffa non renderebbe sostenibile il finanziamento necessario per impianti medio-grandi a terra”.

Per Ronchi nel 2012 la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare: “Secondo questa bozza di decreto -sottolinea- la tariffa incentivante per questo tipo di impianti fotovoltaici dovrebbe subire un ulteriore taglio dell’8%. A questo punto potrebbero non diventare più remunerativi impianti medio-grandi a terra con un irraggiamento solare inferiore alle 1350 ore all’anno, quindi quegli impianti localizzati nella gran parte d’Italia, a meno che non si verifichi un rapido forte calo dei costi dei pannelli solari che, allo stato attuale, non è prevedibile.”

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