Clima: in treno da Kyoto a Copenhagen

Un viaggio in treno di 9.000 chilometri, tra Kyoto e Copenhagen, per osservare dal vivo gli impatti dei cambiamenti climatici e concentrare l'attenzione su soluzioni di trasporto a minor contenuto di carbonio.

Il treno del clima, che partirà da Kyoto ai primi di novembre prossimo, per arrivare a Copenhagen un mese dopo per l’apertura della Cop 15, è stato organizzato dall’ Unep (il Programma ambientale delle Nazioni Unite), l’Uic (l’Unione internazionale delle aziende ferroviarie) e dal Wwf. Il viaggio appoggia anche la campagna “Seal the Deal”, lanciata dalle Nazioni Unite per mobilitare politici e opinion leader per trovare un accordo globale sul clima. Il treno, alimentato al 100% con energia rinnovabile, attraverserà anche la Russia dove esperti di clima e ambientalisti saranno testimoni oculari dei segnali di riscaldamento globale in atto. Proprio la Siberia, infatti, è una zona calda per il cambiamento del clima. Fenomeni, come lo scioglimento del permafrost, renderanno questa regione responsabile, nei prossimi anni, delle emissioni in atmosfera di miliardi di tonnellate di metano e anidride carbonica. Gli operatori ferroviari di tutto il mondo hanno aderito a questo viaggio simbolico per sottolineare l’influenza dei trasporti sul clima. Il settore dei trasporti, infatti, già oggi contribuisce ad un quinto delle emissioni globali di CO2, emissioni che sono destinate a raddoppiare nei prossimi 40 anni. Proprio il trasporto ferroviario è quindi quanto mai cruciale per ridurre le emissioni di gas serra e per sviluppare un modello di mobilità sostenibile. In questa ottica la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile ha avviato una collaborazione con l’Uic che mira a sensibilizzare, sempre di più, sui vantaggi ambientali del trasporto ferroviario. Questa collaborazione è anche estesa allo sviluppo di una banca dati europea delle emissioni di CO2 delle imprese ferroviarie.

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