Limiti emissioni autoveicoli UE: già centrati i target 2015

Continuano a scendere le emissioni di CO2 degli autoveicoli nella UE, tra il 2007 e il 2014 si è registrato un tasso medio di riduzione annua del 3,6%.

Secondo i dati previsionali diramati dall’Agenzia Europea dell’Ambiente, il livello medio delle emissioni di CO2 delle automobili nuove e immatricolate nel 2014 è stato di 123,4 g per km percorso. Un dato inferiore al target di 130 g/km che il Regolamento europeo 443/2009 aveva imposto alle case automobilistiche di raggiungere entro il 2015 e in realtà già raggiunto nel 2013 con 126,8 g/km. Dal 2007 (anno in cui fu proposto il primo Regolamento europeo del settore) al 2014, le emissioni medie al chilometro di una automobile nuova sono passate da 158 a 123 g/km. Il risparmio del 22% di emissioni ottenuto dal 2007 al 2014 è stimato essere equivalente ad una riduzione dei consumi di circa 1,35 litri di carburante per 100 km percorsi, equivalenti a circa 3.600 € risparmiati nel ciclo di vita complessivo di un’auto. Il risparmio economico per i possessori di un’auto privata rappresenta uno dei maggiori benefici socio-economici legati alla regolamentazione in materia di standard emissivi per i veicoli.

I buoni progressi registrati negli anni hanno spinto,nel 2014, la Commissione Europea a definire un nuovo target per il 2021, fissando l’obiettivo di riduzione delle emissioni medie delle auto di nuova fabbricazione a 95 g/km, cheporterebbe le case automobilistiche ad aumentare il tasso medio di riduzione annua dal 3,6% al 3,7% negli anni da 2014 al 2021.

In uno scenario complessivamente positivo, suona però il campanello d’allarme di associazioni ambientaliste secondo le quali la manipolazione dei test attualmente in uso per misurare le prestazioni dei veicoli avrebbe creato un forte gap tra la riduzione di emissioni misurata e quella effettivamente ottenuta su strada. La richiesta è dunque quella di sostituire, già dal 2017, gli obsoleti test attualmente in uso con i nuovi test WLTP (Worldwide Harmonized Light Vehicles Test Procedure), applicandoli a tutti i veicoli immatricolati nuovi entro il 2020 e poter valutare la conformità agli standard senza minare la credibilità dell’attuale regolamentazione.

Parallelamente a questo aspetto,alcuni rapporti pubblicati dall’ONG Transport&Environment (T&E) sottolineano la necessità strategica di inserire al più presto un target per il 2025 che limiti le emissioni medie delle nuove vetture vendute a circa 70 g/km.

Il nuovo target è da considerarsi essenziale soprattutto ai fini del raggiungimento dell’obiettivo,contenuto nel Pacchetto Clima-Energia 2030 dell’Unione Europea, di riduzione della CO2 dei settori non-ETS (principalmente abitazioni, agricoltura e trasporti) fissato a -30%. Il settore dei trasporti, secondo le stime di T&E, potrà realisticamente contribuire con una riduzione totale tra il 20% e il 40% del taglio delle emissioni richiesto ai settori non-ETS. In questo scenario, il nuovo target al 2025 sulle emissioni medie delle auto di nuova immatricolazione garantirebbe la riduzione di 110 Mt, con un impatto potenziale che andrebbe dal 31% al 63% a seconda della performance realizzata dal settore trasporti nel suo complesso.

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