Economia circolare, Ronchi scrive a Presidente Commissione Ambiente Europarlamento

Auspico che il Parlamento e il Consiglio europei sostengano una riforma della disciplina sui rifiuti fortemente orientata verso l’economia circolare”.

Lo scrive Il Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Edo Ronchi, in una lettera al presidente della Commissione Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza alimentare del Parlamento europeo, Giovanni La Via, che sta procedendo ad alcune audizioni sul pacchetto delle misure sull’economia circolare e sui rifiuti, dopo che la Commissione Europea l’ ha escluso dal programma di lavoro 2015.

 

Il pacchetto di innovazioni proposto dalla Commissione europea a luglio scorso per sostenere lo sviluppo dell’economia circolare e la crescita del riciclaggio dei rifiuti –scrive Ronchi- è stato il coerente punto di arrivo di una serie di atti – come direttive, strategie e road map – che l’UE nel suo insieme ha condiviso. Ci ha, pertanto, sorpreso l’affermazione riportata nel programma per il 2015 della nuova Commissione europea, secondo la quale non è prevedibile un accordo sulle proposte presentate in luglio. Queste sono state il frutto di una lunga consultazione con numerosi stakeholder e di approfondite analisi e studi sulla loro fattibilità e necessità”.

 

Ronchi osserva che del pacchetto ne benificerebbero tutti i paesi UE che otterrebbero risparmi pari a 600 miliardi di euro, ridurrebbero le emissioni di gas serra dal 2 al 4% e creerebbero circa 600.000 nuovi posti di lavoro. L’Italia sarebbe quello che in assoluto beneficerebbe maggiormente dall’adozione di tali misure. Vedrebbe incrementata l’occupazione stabile di ulteriori 30.000 unità, un risparmio annuo, in termini macroeconomici, di circa 4 miliardi di euro e da minori costi ambientali per altri 3 miliardi.

Si tratta, scrive Ronchi, di “una delle poche misure finora avanzate capaci di dare una risposta alle diverse crisi ambientali, economiche e sociali”.

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