Aumenta l’uso del carbone, aumentano i costi di decarbonizzazione, Rapporto IEA

L'aumento inesorabile dell'uso del carbone, senza usare le tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS), è del tutto incompatibile con gli obiettivi posti dalla lotta ai cambiamenti climatici.

Il nuovo Rapporto dell’ IEA, l’ Agenzia internazionale dell’ Energia, “Energy Technology Perspectives 2014”, che offre un approccio globale e un’ analisi a lungo termine delle tendenze nel settore dell’energia e delle tecnologie che sono essenziali per raggiungere un sistema energetico conveniente, sicuro e basse emissioni di carbonio, documenta quest’ anno come la decarbonizzazione del sistema energetico mondiale abbia fatto passi indietro.

 

Secondo il Rapporto il costo per decarbonizzare il sistema energetico ed arrestare il riscaldamento globale oggi è pari ai 44.000 miliardi di dollari, due anni fa ne servivano 36.000 e questo aumento mostra in parte qualcosa che l’ AIE sta dicendo da tempo: più si aspetta, più costoso diventa trasformare il sistema energetico. Secondo il Rapporto i 44.000 miliardi di dollari in investimenti necessari per assicurare un futuro energetico “pulito” entro il 2050 rappresentano solo una piccola parte del PIL mondiale e sono compensati da oltre 115 mila miliardi di dollari in risparmio in carburanti “Siamo sulla strada sbagliata in questo momento”, ha detto Maria van der Hoeven, direttore esecutivo dell’ IEA- il crescente uso del carbone a livello mondiale fa passare in secondo piano i progressi nella diffusione delle energie rinnovabili, e l’intensità delle emissioni del sistema elettrico non è cambiato in 20 anni, nonostante alcuni progressi in alcune regioni.

 

Un cambio di rotta radicale a livello globale è attesa da tempo”.

Il Rapporto sottolinea inoltre come il gas naturale può, nel breve termine, svolgere un duplice ruolo: sostituire il carbone e sostenere l’integrazione delle fonti rinnovabili. Ma nel medio e lungo termine, osserva, il gas deve essere visto per quello che è: un combustibile di transizione, mentre per il settore dei trasporti l’ energia elettrica può diventare la chiave di volta per sconfiggere la dipendenza dal petrolio, ma non tutte le regioni, osserva l’IEA, sono pronte a farlo.

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