I rappresentanti della Fondazione hanno presentato il processo degli Stati Generali della Green Economy come un modello estendibile per la governance del settore, aprendo a una stretta e diretta collaborazione dello stesso Consiglio nazionale con le commissioni e con il governo. In particolare sono stati presentati i risultati dei due anni di attività dell’iniziativa, a cominciare dai documenti di proposte dei gruppi di lavoro e dai 79 punti della roadmap della green economy. In particolare è stato condiviso il pacchetto di stimolo per un green New Deal, composto da dieci misure chiave con impatti rilevanti in termini economici e occupazionali a breve termine, come contributo per una svolta green dell’economia e per la ripresa economica e dell’occupazione nazionale.

I temi toccati nel corso dell’ audizione sono stati molti, da quelli della riforma fiscale all’utilizzo dei fondi europei, passando per i settori dell’energia, della mobilità, dei rifiuti, dell’agricoltura, della rigenerazione urbana e delle infrastrutture verdi, fino alla proposta di un piano per il rilancio dell’occupazione giovanile in chiave green.

L’ indagine, avviata dalle due commissioni riunite si prefigge sette obiettivi:

1. individuare il perimetro della green economy;

2. delineare una mappa geografica e produttiva;

3. conoscere i dati internazionali sulla green economy;

4. valutare l’ efficacia delle politiche fiscali e industriali in vigore;

5. analizzare le politiche di sostegno di una riconversione green di aziende ad alto impatto;

6. eseguire una ricognizione delle misure e degli strumenti di governance;

7. verificare la sussistenza di eventuali profili problematici del modello di sviluppo della green economy.