Energia: per lo scenario al 2035 dell’ IEA, rinnovabili al 40%

La domanda globale di energia aumenterà di un terzo trainata dai paesi asiatici; le fonti rinnovabili soddisferanno il 40% della domanda; le fonti fossili continueranno ad avere un ruolo centrale, con il rischio che l' aumento della temperatura globale arrivi a 3,6 °C, contro il target di 2°C, mentre resterà poco utilizzato il giacimento dell'efficienza.

Questo lo scenario al 2035 disegnato dall’ Agenzia Internazionale per l’ Energia (IEA) nel suo rapporto annuale “WORLD Energy Outlook 2013” appena pubblicato. Il rapporto nell’ esaminare la modifica dei trend della domanda energetica, sottolinea come fino al 2020 sarà la Cina a fare da traino, per poi dare la guida agli altri paesi del sud est asiatico, India in testa. Anche i paesi Opec aumenteranno la domanda, mentre i paesi dell’Ocse si manterranno stabili. Il rapporto rileva anche come i prezzi dell’energia siano molto diversi tra paese e paese, facendo sì che a prezzi molto elevati corrisponda una maggiore debolezza industriale. Per superare queste disparità il Rapporto indica diverse strade, prima fra tutte l’ utilizzo dell’ enorme potenziale di efficienza energetica che da qui al 2035 potrà restare inutilizzato per due terzi se non si rimuoveranno alcune barriere, prime fra tutti i sussidi alle fonti fossili (544 miliardi di dollari nel 2012), ma anche la realizzazione di un mercato globale del gas. Sono state presi in esami anche gli aiuti alle fonti rinnovabili, che nel 2012 hanno ricevuto 101 miliardi di dollari (+11% rispetto al 2011) che dovranno salire a 220 miliardi per supportare lo scenario di crescita. Nel 2012 gli aiuti alle rinnovabili sono stati più alti nell’ Unione Europea (57 miliardi di dollari) e negli Usa (21 miliardi). Secondo il Rapporto l’eolico diventa sempre più competitivo e nel 2035 già un quarto della generazione eolica non avrà bisogno di incentivi, mentre il solare avrà ancora bisogno di incentivi, pari in media a 130 dollari/MWh nel 2035.

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