Orlando, le 3 opzioni strategiche: green economy, rinnovabili, biodiversità

Green economy, rinnovabili e tutela delle biodiversita', queste le tre grandi opzioni strategiche per l' Italia indicate dal Ministro dell' Ambiente, Andrea Orlando, nel corso della sua audizione alla Commissione Ambiente del Senato.

La green economy, pilastro delle politiche di sviluppo sostenibile -ha detto Orlando- costituisce e implica un’agenda politica e operativa che può contribuire a migliorare il rapporto fra le esigenze produttive e la tutela e valorizzazione dell’ambiente“. Per fare ciò, osserva Orlando bisogna promuovere “le condizioni necessarie – attraverso interventi di modifica delle convenienze sul mercato- a favorire l’innovazione, gli investimenti e la concorrenza che possano creare un terreno fertile per la complessiva diminuzione dell’impatto dell’attività economica sull’ambiente“.

Orlando ha poi indicato gli Stati Generali della Green Economy, come un evento chiave che ha utilmente proposto numerose iniziative, fra queste soprattutto la delega per la riforma della fiscalità ambientale,naufragata sul finale della scorsa legislatura“. Orlando ha indicato le direttici lungo le quali si dovrà dipanare la riforma: assicurare, a parità di gettito, un trasferimento di oneri dal lavoro e dagli investimenti alla produzione e consumo di beni e servizi ambientalmente dannosi e, ove esistenti, la rimozione di sussidi ad attività impattanti, a favore di tecnologie più efficienti dal punto di vista ambientale.

Sul fronte energetico, la priorità è lo sviluppo delle fonti rinnovabili e l’ efficientamento energetico (che può far ripartire il settore dell’ edilizia) che devono andare “di pari passo“. “Le energie rinnovabili –ha affermato Orlando-hanno conosciuto negli ultimi anni un grande sviluppo, forse troppo accelerato e talvolta distorto, sospinto da incentivi che hanno bisogno di una manutenzione e di un coordinamento strategico che sono mancati. Non possiamo però permetterci di fermare un settore strategico per il futuro come sta già purtroppo accadendo, con il rischio di perdere ulteriori posti di lavoro. Ci vuole il giusto sostegno alla filiera italiana delle rinnovabili, forte di esperienze di punta come il solare il termodinamico, e di imprese che affrontano i mercati internazionali”. Per Orlando si deve inoltre puntare su un modello di generazione distribuita, che rafforzi la capacità di autoproduzione sorretta da una rete di distribuzione intelligente, in modo da aumentare veramente l’autonomia energetica. Il Ministro osserva anche che è necessario saper costruire le condizioni per rendere possibile e anzi avvicinare lo sviluppo delle rinnovabili senza incentivi, uno scenario realistico in tempi brevi a patto che si provveda con la semplificazione necessaria, dando un quadro di regole uniformi nel territorio nazionale e stabile neltempo e sostenendo misure come i sistemi efficienti di utenza e promuovendo i sistemi di accumulo.

L’altro tema strategico, per Orlando, è la biodiversità, la cui continua perdita rappresenta una vera e propria emergenza. “La tutela della biodiversità –ha detto– rappresenta infatti una grande opzione strategica in un Paese ricco come l’Italia. Bisogna dare segnali immediati su questo“.

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