World Energy Outlook 2012, rinnovabili in forte crescita, ma ancora rischio CO2

Lo sviluppo delle fonti rinnovabili e dell'efficienza, l'abbandono del nucleare, la ripresa della produzione di gas e petrolio negli USA grazie allo sviluppo delle tecnologie non convenzionali.

Questi i principali drivers del settore energetico, in rapidissima evoluzione, individuati dall’IEA, l’Agenzia Internazionale dell’Energia nell’aggiornamento 2012, appena pubblicato, del World Energy Outlook.

Il rapporto, in particolare, illustra le prospettive al 2035 del mercato mondiale dell’energia e approfondisce di anno in anno alcuni temi considerati strategici (in questa edizione il mercato energetico dell’Iraq, il rapporto tra acqua ed energia e l’accesso universale ai servizi energetici). Nello scenario centrale Nuove Politiche, che include sia le misure attivate che quelle in programma, la domanda di energia crescerà da qui al 2035 di oltre il 30%. Nonostante i progressi nel campo dell’efficienza energetica, nonostante lo spostamento nei paesi OCSE da petrolio e carbone a gas naturale e rinnovabili, e nonostante la forte crescita delle rinnovabili, che nella generazione elettrica al 2035 raggiungeranno il carbone, la crescita prevista delle emissioni di gas serra porterà ad un aumento della temperatura media mondiale nel lungo termine di 3,6 °C. Su questo continuano a pesare anche i sussidi ai combustibili fossili, che nel 2011 sono pari a 523 miliardi di dollari (+30% rispetto al 2010), sei volte superiori agli incentivi sulle rinnovabili.

Tuttavia, secondo l’IEA l’obiettivo della stabilizzazione del clima,ossia il mantenimento dell’innalzamento della temperatura media mondiale al di sotto dei 2 C° rispetto al periodo preindustriale, può essere ancora conseguito.

 

Il primo passo dovrà essere quello di liberare il potenziale dell’efficienza energetica, ancora bloccato da troppi vincoli: ciò potrebbe portare sul lungo termine a un dimezzamento dei consumi industriali e addirittura alla riduzione a un quinto di quelli del residenziale e del terziario. Lo scenario Mondo Efficiente prevede così un dimezzamento delle prospettive di crescita della domanda da qui al 2035 rispetto allo scenario centrale, con significativi benefici economici: a fronte di un investimento complessivo di quasi 12 mila miliardi di US $ si avrebbe un aumento della produzione economica di oltre 18 miliardi di US $ da qui al 2035. Ma questo sarebbe solo il primo passo. Per scongiurare il rischio di una crisi climatica globale, meno di un terzo delle riserve di combustibili fossili attualmente provate potrà essere utilizzato, a meno di non immaginare uno sviluppo importante della tecnologia di cattura e stoccaggio della CO2, su cui la stessa Agenzia sembra avere più dubbi rispetto al passato.

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