Rifiuti urbani: nuove sfide e opportunità nel Green Book 2024

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Giunto all’undicesima edizione, il Green Book è la monografia di riferimento per il settore dei rifiuti urbani in Italia.
Il rapporto annuale, promosso da Utilitalia e curato dalla Fondazione Utilitatis, offre una panoramica completa del comparto, analizzando il contesto normativo, gli aspetti di governance locale e gestionali, i risultati economici degli operatori, e la spesa sostenuta dalle utenze finali.

Realizzato in collaborazione con ISPRA, Enea, il Centro di Coordinamento RAEE e l’Albo Nazionale Gestori Ambientali, il Green Book 2024 dedica inoltre un focus alle materie prime critiche, fondamentali per l’industria europea ma soggette a un elevato rischio di approvvigionamento.

Nel 2022 la produzione nazionale di rifiuti urbani ha raggiunto 29,1 milioni di tonnellate, registrando un calo dell’1,8% rispetto all’anno precedente. Nonostante un incremento della raccolta differenziata al 65%, il tasso di riciclaggio si attesta al 49%, evidenziando un divario significativo che richiede interventi mirati per raggiungere gli obiettivi europei di riciclo e riduzione dei rifiuti in discarica entro il 2035.

Il rapporto sottolinea l’importanza di una gestione industriale efficiente del ciclo dei rifiuti. Con un fatturato di circa 13 miliardi di euro, pari allo 0,7% del PIL, il settore impiega oltre 86.000 addetti diretti. Le aziende con impianti di trattamento ottengono le migliori performance economiche, mentre il Sud Italia continua a soffrire di un deficit impiantistico che comporta costi più elevati per il trasporto dei rifiuti fuori regione, con una Tari media di 378 euro per abitante, rispetto ai 284 euro del Nord.

La regolazione si conferma una condizione necessaria per lo sviluppo del settore, contribuendo a superare le differenze nella qualità del servizio e nei costi sostenuti. Il metodo tariffario definito dall’autorità garantisce trasparenza nei costi, certezza nella remunerazione degli investimenti e protezione dei consumatori dalle inefficienze.

Il Green Book 2024 evidenzia inoltre la crescente necessità di nuovi impianti di trattamento, in particolare nel Centro e nel Sud del Paese, per gestire l’aumento della raccolta differenziata e ridurre il ricorso allo smaltimento in discarica. Mentre il Nord e la Sardegna dispongono di un sufficiente parco impiantistico, altre regioni sono costrette a esportare i rifiuti, aggravando ulteriormente il deficit impiantistico.

Il presidente di Utilitalia (socio della Fondazione), Filippo Brandolini, ha sottolineato l’importanza di una gestione industriale integrata dell’intero ciclo dei rifiuti per favorire l’affermazione dell’economia circolare. Grazie anche ai fondi del PNRR, le aziende associate a Utilitalia sono impegnate a potenziare i sistemi di raccolta differenziata e a realizzare impianti innovativi nelle filiere strategiche, come la frazione organica, i tessili e i Raee.

 

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